LA COMPAGNA NATALIA, di Antonia Spaliviero (Sellerio Gennaio 2022)
Ho trovato questo audiolibro, attratta più dal fatto che fosse letto da Lella Costa che per il libro in se stesso di cui non conoscevo la trama ne tantomeno (ahimè) l’autrice.
E’ stata, invece, una scoperta meravigliosa perché è un libro inatteso, perché è sconosciuto…perché è bellissimo! Rubo le parole di Lella Costa che di questo romanzo dice: “è e resterà unico. perché è scritto con passione, profondità, ironia, rigore, dolcezza, e con uno sguardo sobrio e intenso, poetico e politico sul mondo.»
E’ un romanzo postumo perché la sua autrice, Antonia Spaliviero è morta prima che venisse completato e suo marito, il drammaturgo e autore teatrale Gabriele Vacis, ha voluto con amore e pazienza raccogliere i pezzi di questa opera che l’autrice teneva in una serie di diari scritti tra la fine degli anni ’60 e gli anni 2000. Un vero e proprio romanzo di formazione dove l’Io narrante è la stessa autrice che racconta con maestria e delicatezza il periodo importante della sua vita tra la fine del ’68 e i primi anni ‘70. Racconta un periodo storico importante, che ha segnato la vita delle generazioni future perché ricco di eventi e di stravolgimenti. Sono gli anni delle grandi conquiste sociali, dei movimenti studenteschi, dell’ottenimento di importanti conquiste civili, dell’emancipazione femminile ma anche gli anni delle proteste operaie e del disastro degli anni di piombo.
La storia si svolge nella periferia torinese del post boom economico, in una realtà fatta di fabbriche e di un massiccio fenomeno migratorio dal Sud al Nord alla ricerca di migliori condizioni di vita. Una realtà che non concede grandi prospettive ai giovani e, manco a dirlo, alle donne per le quali anche solo frequentare la scuola di avviamento professionale, rappresentava, forse, l’unica scelta per provare a conquistare un posto nella società che non fosse esclusivamente quello di moglie e di madre. Parla di un’amicizia tra l’Io narrante e una sua compagna di scuola, la compagna Natalia appunto, una ragazza dall’aura speciale, attraente e respingente allo stesso tempo. Natalia è “diversa”, è sicura di se, si professa comunista e atea in un periodo storico e in un Paese bigotto e legato a doppio filo al dogma religioso. Natalia è speciale, misteriosa e fa “cose strane”: sa tutto sul sesso, bacia davanti a tutti “l’uomo maturo”, professa la libertà di essere se stesse in una società maschilista e tutt’altro che progressista, dove le donne, per essere considerate “per bene”, devono essere come gli altri vogliono che siano. Con un salto temporale di oltre un ventennio e citando Kerouac e Simon & Garfunkel, si passa dall’adolescenza alla maturità dei protagonisti e si scopriranno segreti, drammi nei quali il lettore non potrà non riconoscersi e commuoversi.
Lo stile della Spaliviero è fresco, scanzonato ma profondissimo e racchiude in poche pagine un mondo che, seppur passato è tutto da scoprire. Lo consiglio fortemente perché credo che in questo libro ci sia tanta di quella magia che solo la letteratura può regalarci: immedesimazione, commozione, stupore. Infine lo consiglio perché mi piace pensare che con il passaparola e la lettura di questo libro, si possa in qualche modo tenere in vita, un’autrice che secondo me poteva regalarci tante altre meraviglie. E anche questa è magia.
Recensione di Sabina Pisano
Commenta per primo