LA CUGINA PHILLIS, di Elizabeth Gaskell (Elliot)
E’ la prima volta che leggo un libro di Elizabeth Gaskell e ne sono rimasta piacevolmente colpita. Scritto nel 1863, ci trasporta nella meravigliosa campagna inglese al tempo in cui comincia a farsi spazio l’interesse per i trasporti e la costruzione di una nuova ferrovia. Sarà proprio questo elemento a portare uno dei protagonisti, nonchè la voce narrante, il cugino Paul, a fare la conoscenza con la cugina Holman, suo marito il pastore e la loro figlia, la cugina Phillis, più giovane di lui di appena due anni (interessante il fatto che la Gaskell abbia scritto il libro dal punto di vista maschile del cugino). Il ritmo lento e cadenzato delle giornate sarà movimentato dall’inaspettata conoscenza con il signor Holdsworth, amico e superiore del cugino Paul.
Il suo fascino conquisterà tutta la famiglia, da Paul, al pastore Holman alla figlia Phillis che, sentirà nascere nel cuore un sentimento nuovo che le procurerà gioie e dolori e la introdurrà nell’età adulta. Molto bella la prosa della Gaskell, trasmette nel lettore una sensazione di pace e serenità nonostante il tumulto, il senso di colpa, il senso di straniamento dei vari protagonisti durante la narrazione della storia. Molto bello anche il finale, aperto, che lascia ad ogni lettore l’epilogo più congegnale
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