LA CUSTODE DEL MIELE E DELLE API, di Cristina Caboni (Garzanti 2015)
Ancora una volta mi ritrovo tra le mani un libro in edizione economica del quale non ho mai sentito parlare e la cui copertina e titolo mi colpiscono. L’autrice è Cristina Caboni, il romanzo si intitola “La custode del miele e delle api”, Garzanti editore.
Piano piano, pagina dopo pagina comincio a capire che non si tratta del solito romanzo che si legge in maniera scorrevole e con piacere. In questo romanzo la curiosità aumenta sempre di più insieme alla conoscenza di informazioni reali, come ad esempio descrizioni di alveari, proprietà terapeutiche del miele, ricette di bellezza e tanto altro. Si entra infatti in un mondo di cui difficilmente si conosce l’esistenza e su un’isola magica: il mondo del miele, delle api e delle leggende e tradizioni sarde.
Ne “La custode del miele e delle api” il fulcro della storia è Angelica, una donna forte e saggia. Talvolta soffre, quando viene messa dinanzi al suo passato – un passato che fa male – o quando le persone si comportano in un modo che lei non comprende, mentendo o ingannando; tuttavia, si rialza e continua il suo cammino senza vacillare.
La storia di Angelica nasce da un ricordo dell’infanzia dell’autrice. La donna che cantava per le api in realtà era una sua antenata, di lei le avevano sempre raccontato le sue zie, sua madre e sua nonna. Questa donna l’aveva immaginata per così tanto tempo che quando decise di scrivere un romanzo sulle api, lei è apparsa con tutta la sua forza. Non è stato facile definirla, non è stato semplice comprenderla. Poi di punto in bianco le ha raccontato la sua storia, i suoi sogni, ciò che desiderava. È una custode delle api, della sua terra, della natura. È una custode della nostra memoria. Perché i sardi sono “gente moderna di antica memoria”. La tradizione è fondamentale. Il nostro passato viaggia con noi sotto forma di ricordi, e di esperienze. È grazie a questo sapere che possiamo affrontare il futuro con più energia, con una
consapevolezza maggiore. La memoria di ciò che è stato è fondamentale per guardare al futuro con fiducia e serenità.
Recensione di Maria Coppolino
LA CUSTODE DEL MIELE E DELLE API Cristina Caboni (Garzanti 2015)
Commenta per primo