LA DANZA DELL’OROLOGIO, di Anne Tyler
“Continuerai a farti scegliere, o finalmente sceglierai”
Nelle parole di Fabrizio De André il cuore di questo libro.
Willa ha 11 anni: è alle prese, insieme alla sorellina, con l’ennesima crisi coniugale tra il padre paziente e remissivo e la madre, malata di nervi e a volte violenta.
Poi gli anni passano: università, figli, disgrazie e cose belle.
La prima parte del libro serve per arrivare a Willa quasi sessantenne: si è risposata, i figli sono fuori casa, la sorella lontana da tutti i punti di vista.
La telefonata di una sconosciuta la porterà a stretto contatto con vite di persone che hanno solo sfiorato la sua, più precisamente quella del figlio maggiore.
Per la prima volta riuscirà a decidere lei i comportamenti da tenere, per quanto assurdi sembrino?
Per la prima volta riuscirà a non essere più figlia, moglie, madre, sorella ma semplicemente Willa?
Per la prima volta, riuscirà a pronunciare un salvifico Vaffa?
Un libro molto gradevole e intelligente, di facile lettura e di ottimo contenuto.
“Mia moglie diceva che l’inferno per lei sarebbe stato sposare Gandhi- disse Ben. «Cosa?»
Prova a pensarci: Gandhi era sempre quello buono. Tutti gli altri al confronto sembravano così rozzi, sguaiati, egoisti.» Willa ci pensò per qualche istante. Superarono una limousine con i vetri così scuri che avrebbe potuto essere vuota. «Credo che invece mia madre avesse proprio sposato Gandhi» disse infine. Ben la guardò con la coda dell’occhio. «Mio padre era talmente mite da essere convinto che fosse maleducato alzare la cornetta interrompendo uno squillo. Faceva sempre finire lo squillo prima di rispondere.» «Ah» disse Ben. «O sposavi una persona così, oppure eri una persona così, pensavo all’epoca» disse lei. «Forse potresti cambiare idea al riguardo.» «Scusa?» «Queste non sono le uniche due alternative che esistono, sai”
Recensione di Elena Gerla
LA DANZA DELL’OROLOGIO Anne Tyler
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