LA FAMIGLIA SHAW, di Rebecca Kauffman (BigSur – novembre 2022)
Con il suo ultimo romanzo (il quarto) Rebecca Kauffman si conferma una delle scrittrici contemporanee americane più interessanti e conferma pure la sua predilezione per le storie familiari, in questo caso una famiglia disfunzionale.
“La famiglia Shaw” e la storia della famiglia eponima e si svolge nella Virginia rurale della prima metà del Ventesimo secolo. Jim Shaw, il patriarca, gestisce la fattoria di famiglia ed è costretto a vendere porzioni di terra durante la Grande Depressione. Sua moglie, Marie, è alle prese con la vera depressione, che lei chiama “l’oscurità”, ed è confinata a letto per gran parte della vita dei suoi figli. A narrare la storia ci sono i sette fratelli e sorelle Shaw, che viaggiano avanti e indietro nel tempo in storie interconnesse che illuminano l’esperienza complessiva della famiglia.
Tuttavia, il romanzo non si legge come una raccolta di racconti. Piuttosto, come suggerisce il titolo originale, “Chorus”, è come una canzone con più versi e una linea corale. I bambini Shaw formano delle sorti di alleanze: Wendy e Sam sono i più grandi, Maeve e Jack nel mezzo, Bette ed Henry i più piccoli e la solitaria Lane da qualche parte in mezzo a loro. Affrontano in modo diverso la malattia mentale della madre e la sua morte prematura, ma il loro amore reciproco traspare.
Con una prosa molto bella, a tratti lirica e ispirata, ma assolutamente mai retorica, anzi, sempre realista, Kauffman racconta i momenti decisivi della famiglia Shaw e ciò le permette di affrontare le complessità delle famiglie ovunque esse si trovino.
Un bel romanzo e la conferma di una bravissima scrittrice.
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