LA FINE È IL MIO INIZIO, di Tiziano Terzani
CHI E’ TIZIANO TERZANI?
Nato a Firenze nel 1938 da padre operaio – povera gente – dice lui, morì nel 2004 dopo una lunga battaglia contro un cancro all’intestino. Dopo la Laurea in giurisprudenza e diversi master, si dedicò intensamente allo studio della cultura cinese per la quale nutriva grande curiosità . Iniziò la carriera di giornalista scrivendo per il giornale tedesco Der Spiegel, ma fu corrispondente dall’Asia per il Corriere della Sera e La Repubblica.
La sua vita fu molto intensa, viaggiò moltissimo e fu testimone di guerre e avvenimenti che rimarranno per sempre pagine di storia. Si sposò con Angela Stuade, figlia di genitori tedeschi, ebbe due figli: Folco e Saksia. Fu per un certo periodo attratto dall’ideologia di Mao Tse Tung che in seguito definì un distruttore della Cina. Visse a Pechino con la famiglia quando a Pechino si viveva costantemente spiati , persino in ascensore, la Cina non era la Cina dei giorni nostri. Visse inoltre a Singapore, Tokyo , Bangkok e Nuova Delhi .
Scrisse molte opere di cui fornisco breve elenco qui di seguito:
•Pelle di leopardo. Diario vietnamita di un corrispondente di guerra 1972-1973, Milano, Feltrinelli, 1973
•Giai Phong! La liberazione di Saigon, Milano, Feltrinelli, 1976
•La porta proibita, Milano, Longanesi, 1984
•Buonanotte, signor Lenin, Milano, Longanesi, 1992
•Un indovino mi disse, Milano, Longanesi, 1995
•In Asia, Milano, Longanesi, 1998
•Lettere contro la guerra, Milano, Mondolibri, 2001
•Contro la guerra. Tiziano Terzani a Ravenna. Sala D’Attorre di Casa Melandri, Ravenna. Presentazione del suo libro Lettere contro la guerra, Ravenna, Edizioni Carismatici francescani, 2002
•Un altro giro di giostra, Milano, Longanesi, 2004
•”’La fine è il mio inizio”’ a cura di Folco Terzani, Milano, Longanesi, marzo 2006 (pubblicazione postuma)
•Fantasmi Dispacci dalla Cambogia, Milano, Longanesi, febbraio 2008 (pubblicazione postuma)
LA FINE E’ IL MIO INIZIO
Un viaggio straordinario compiuto da un personaggio straordinario :Tiziano Terzani. Un viaggio lungo una vita raccontato con pacatezza, serenità e senza nessun rimpianto al figlio Folco che vivendo per tre mesi accanto al padre a Orsigna, ha raccolto nelle 466 pagine intitolate LA FINE E’ IL MIO INIZIO da cui è stato tratto il film omonimo con Bruno Ganz e Elio Germano.
Orsigna un piccolo comune in provincia di Pistoia fu molto caro a Terzani : vi trascorse diversi periodi della sua infanzia poiché i genitori ve lo portavano per “cambiare aria” ed è il luogo che scelse per trascorrere gli ultimi giorni di vita quando oramai il cancro stava divorando il suo corpo. E all’Orsigna , nella sua casetta in stile tibetano, la gompa, Tiziano Terzani è morto nel 2004.
Ho acquistato il libro dopo aver visto il film che ho apprezzato e che mi aveva notevolmente incuriosita.
Ho iniziato a leggerlo circa una quindicina di giorni fa e sin dall’inizio mi sono sentita immediatamente coinvolta.
Lettura gradevole, a tratti pure divertente, pagina dopo pagina, ho viaggiato con lui, ho ricordato fatti importanti del secolo scorso che stavano sbiadendo nella mia memoria, mi sono fermata a riflettere, a pensare e soprattutto mi sono imposta di raccogliere il suo invito : ascoltare il silenzio.
Pagine di vita vissuta, avventure invidiabili che ogni uomo desidererebbe poter raccontare.
Un vita spesa a viaggiare, viaggiare nel senso vero della parola, entrando dentro le culture, dentro le tradizioni, conoscendo i popoli.
Molti gli argomenti e i concetti trattati: la morte, il tempo, i politici, le guerre, le rivoluzioni, interessanti riflessioni e numerosi luoghi descritti, ma non descrizioni da guide turistiche senza anima.
Semplicemente un libro da leggere.
STRALCI
Non avevano soldi ma erano orgogliosi perché sapevano di avere qualcosa che i soldi non compravano ed era la cultura.
La bellezza del mondo sta nella sua diversità. La di-ver-si-tà. Perché secondo me la ricchezza dell’umanità sta nella sua varietà. Voglio dire, gli Uomini Blu, i tuareg, ma perché gli volete mettere le mutande? Lasciateli essere tuareg!
Ogni idea se si istituzionalizza, s’incancrenisce, diventa morta. Le religioni sono così. Le religioni nascono come grandi ispirazioni. C’è un profeta, ci sono i seguaci, c’è un senso di grande scoperta e di euforia. ……
Ci sono moltissimi stimoli oggi per cui la mente non è mai in pace. Dal rumore della televisione, alla radio in macchina, al telefono che squilla, alla scritta pubblicitaria sull’autobus che ti passa davanti. Non riesci a fare pensieri lunghi. I pensieri sono corti perché le interruzioni sono frequentissime.
Se facciamo come abbiamo sempre fatto, torniamo a dove eravamo prima. Occorrono pensieri nuovi…..
La verità è dietro ai fatti.
Tiziano al figlio : “Per me il ruolo del padre era quello che seminava ricordi, che seminava esperienze, odori, immagini di grandezza che vi avrebbero aiutato.
Anche il mio portarvi in giro aveva questo scopo. Non ho mai preteso di essere più che un seminatore di bei ricordi.”
Personalmente trovo questa descrizione di “PADRE” sublime. Credo che tutti vorremmo aver avuto un padre “seminatore di bei ricordi”. ….e intanto mi chiedo se i padri moderni saranno ricordati come tali.
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