La letteratura gialla vista dalla parte di chi indaga – il commissario Camille Verehoven (Pierre Lemaitre)
Nona Puntata
Il commissario Camille Verehoven
“La prima moglie è stata assassinata, una tragedia, ci ha messo anni a riprendersi”, Camille Verehoven ha una nuova compagna che verrà picchiata e sfigurata in una gioielleria nel centro di Parigi da due rapinatori. Ha cinquant’anni, è quasi calvo ed è alto un metro e quarantacinque, ma è un uomo autorevole, “tagliente come una lama di rasoio”. Protagonista dal 2010 di una quadrilogia opera del bravissimo scrittore francese Pierre Lemaitre che nei suoi libri esplora generi diversi e non ne sbaglia uno.
Ne ha passate Verehoven! È un tipo scontroso, ama i rituali e la vita non è stata clemente con lui. Eppure ogni volta torna a guardare alla sua esistenza con speranza. Una sensibilità che lo aiuta a comprendere quello che ad altri sembra inafferrabile. Con Camille Verehoven non si sa mai esattamente come gireranno le cose.
Capita di non poter dormire se prima non finisce un libro. È il caso di questo poliziotto e di questo autore per il penetrante uso del linguaggio, la cura dei personaggi, l’attenzione alla loro parte più intima, ai loro profili: come Georges Simenon, si potrebbe dire. Chissà che Pierre Lemaitre non tiri fuori qualche altra inchiesta affidata a Camille Verehoven, c’è da sperarlo davvero.
Di Giovanni Rossi
Commenta per primo