LA LIBERTÀ HA I TUOI OCCHI, di Ronald H. Balson (Garzanti)
Un altro bel libro sulla Shoah, tratto da un’incredibile storia vera, è quello di Ronald Balson, LA LIBERTÀ HA I TUOI OCCHI, in cui si narra la vicenda di Lena Scheinman Woodward, ebrea polacca, figlia di un valoroso militare il quale, durante la prima guerra mondiale aveva combattuto per la Germania, ma che, nonostante ciò, finisce lo stesso nei rastrellamenti dei nazisti. Unico elemento a scampare è Lena, che si nasconde in una soffitta, il cui ingresso è celato dentro un armadio.
Alla deportazione della sua famiglia seguono tante altre dolorose vicende, che Lena racconterà all’avvocato Catherine Lockhart, affinché ritrovi le figlie gemelle dell’amica d’infanzia Karolina, a cui aveva promesso, in un momento altamente drammatico che, alla fine della guerra, sarebbe tornata a cercarle.
A tale ricerca collabora il marito di Catherine, un abile investigatore privato, il quale, con la moglie, aveva già risolto un caso simile.
Dall’incarico affidato alla coppia, da parte di Lena. Il romanzo si snoda su due piani temporali, cioè durante gli anni ’40 in Polonia, e ai giorni nostri, quando si intercalano i fatti odierni, scritti in terza persona, a quelli narrati dalla voce di Lena, in prima persona.
Il racconto dei fatti, come c’è da aspettarsi, non è sereno, ma molto drammatico perché, senza tanti giri di parole, vengono elencati tutti i soprusi e le ingiustizie subiti dagli Ebrei polacchi, contrastate però dal filo sotterraneo della resistenza, aiutata perfino da qualche occulto dissidente nazista…
CONSIDERAZIONI PERSONALI
Avevo acquistato questo libro con molte aspettative, che, all’inizio della lettura, mi stavano veramente deludendo poiché sembrava semplicemente la descrizione del capriccio di un’arzilla vecchietta megalomane, che contatta due seri professionisti superimpegnati, perché non ci sta più con la testa, invece, dopo i primi due capitoli, il romanzo prende lo slancio e si addentra nei fatti divenendo sempre più coinvolgente, fino a creare una vera e propria dipendenza, una piacevolissima dipendenza, che non ci si vuole scrollare più di dosso!
Al di là della gradevole e scorrevole lettura, il romanzo è davvero drammatico, ma non cupo, nonostante i tristi eventi narrati, la lettura scorre ad una velocità supersonica.
LA GENESI
Dopo aver scritto VOLEVO SOLO AVERTI ACCANTO, Ronald Balson, nel 2012, durante uno degli incontri di promozione del libro, fu avvicinato da una donna, che si presentò e dichiarò di essere una sopravvissuta all’Olocausto, quindi gli raccontò la sua vita da cui lo scrittore prese spunto e narrò creando il personaggio di Lena.
Ad arricchire il racconto di Fay, la sopravvissuta, ci pensarono poi i membri della famiglia, i quali fornirono numerosi materiali da consultare per la stesura del romanzo, che arricchirono sensibilmente le vicende della protagonista cartacea e che vale davvero la pena leggere!
Recensione di Lena Merlina
LA LIBERTÀ HA I TUOI OCCHI Ronald Balson
Commenta per primo