LA LUNA SBARCA IN LIBRERIA Tutta colpa della luna, di F. Ceraulo T. Gammauta R. Giammarresi I. Rasi (Ex Libris)
Ancora una volta l’Enoteca letteraria Prospero si rende protagonista di una serata intrigante. A fare da mattatore non è uno scrittore, bensì quattro: Fabio Ceraulo, Teresa Gammauta, Rita Giammarresi e Ignazio Rasi, ovvero il “Nuovo Collettivo Autori”, riuniti per dare vita al progetto intitolato “Tutta colpa della Luna”, una antologia di quattro racconti, edito da Ex Libris.
Affollatissima, la presentazione del volume, in assoluta première, è dedicata al cinquantenario del tanto discusso ma leggendario sbarco dell’uomo sulla luna, del 20 luglio 1969. I quattro brani, ognuno dei quali si riallaccia alle fasi lunari, sono stati introdotti dalla giornalista Sabina Spera, che a turno ha fatto parlare gli autori, commentando il tema dei loro scritti, tutti molto diversi per stile e argomento.
Il racconto di Fabio Ceraulo, “Luna nuova di seconda mano”, si svolge sulla luna, proprio la sera dello sbarco, momento in cui i due astronauti americani si rendono conto che forse non sono da soli su quella landa arida e brulla. Con un escamotage che rende il brano più attuale che mai, l’autore strizza l’occhio a un argomento molto dibattuto dei nostri giorni, farcito da grande ironia e memorabili battute.
Del secondo racconto, “La figlia della luna”, è protagonista Rita Giammarresi, che nei giorni precedenti al famigerato 20 luglio, imbastisce una tenera storia tra un ingegnere della NASA e una ragazza hippy che sembra vivere solo di notte per potersi cullare sotto i raggi argentei della luna. Soffice e delicato, il brano nasce da un incubo del protagonista maschile, per poi rivelarsi nella sua romantica quanto casuale realtà.
Ignazio Rasi costruisce invece una storia tutta palermitana, “Io sono Luna”, che si svolge nell’arco di un ventennio, e che racchiude elementi noir cari all’autore, conditi dall’esplosione di una entità che diventa super eroe. Una storia ben congegnata, tra l’immaginario e il reale, dove la luna gioca più di un ruolo, diventando in certi tratti assoluta protagonista.
L’ultimo racconto, “Fredda è la luna”, a firma Teresa Gammauta, è un brano molto interiore e confidenziale, in cui la protagonista è una donna e la sua storia personale, ricca di sensazioni contrastanti e di vicissitudini sentimentali, nelle quali la luna subentra quasi alla fine, con una apparizione che ben chiude l’intera narrazione.
Insomma, una ennesima serata culturale ben riuscita e apprezzata dal pubblico. Un plauso agli autori, che hanno dato spazio e merito anche a chi ha fornito le illustrazioni, tutte molto belle e inerenti ai brani, che campeggiavano alle loro spalle come una sorta di scenario teatrale.
I quattro scrittori replicheranno il 20 luglio al “Nautoscopio” e il 30 luglio al “Trivio Bistrot”.
Di Patrizia Zara
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