LA MALA ERBA, di Antonio Manzini (Sellerio – settembre 2022)
Colle San Martino è un paese sperduto della provincia. Ci vivono 300 persone e Cicci Belle’ è il proprietario di quasi tutto il paese. Cicci Belle’ è anche il proprietario delle vite degli abitanti di Colle San Martino. Samantha è una ragazza di 17 anni che vuole costruirsi un futuro lontano da Colle. Come tanti. E come tanti, troppi, arranca in una valle asfittica che sembra poter solo chiudersi alle opportunità di riscatto. Samantha studia ma la sua famiglia è sommersa dai debiti che ha con Cicci. Tutti devono qualcosa a Belle’, tutti hanno debiti, segreti, ansie e rabbia nei suoi confronti. Belle’ tiene le loro vite appese ad un cappio che ogni tanto stringe, per divertimento o noia.
Colle San Martino è un teatro in cui si rappresenta la crudeltà della vita, l’amoralità della natura, lo scarto tra il desiderio e la possibilità di realizzarlo. Ma Samantha, forse per la sua giovane età, per caparbietà, per volontà e incoscienza può sparigliare le carte e cominciare un gioco tutto suo per provare, per la prima volta, a vincere. Vincere sulla sopraffazione, sull’iniquità, sulla volontà di potenza cieca, sul destino che vorrebbe tutti allineati a ripetere all’infinito il gioco dell’impiccato.
Un romanzo senza tempo che mette in scena gli archetipi dell’esistenza umana.
Recensione di Roberta Bettoni
LA MALA ERBA Antonio Manzini
1 Trackback / Pingback