LA MEMORIA DEI MORTI Angela Marsons

Purtroppo, per motivi di tempo e di lavoro, penso sarà l’ultimo libro che sarò riuscito a leggere nel 2023 (anche se nutro qualche tenue speranza di essere smentito dagli eventi) e sono molto felice che sia stato questo; Angela Marsons è una garanzia.

Andiamo per ordine: “La memoria dei morti” è l’undicesimo capitolo della saga dedicata alla detective Kim Stone, e sebbene sia fantastico, per chi non ha mai letto nulla di suo è assolutamente sconsigliato iniziare da questo volume perché ci sono decisamente troppi riferimenti ad eventi passati. Tutto il libro, difatti, è incentrato su un killer che mette in scena delle situazioni che sono direttamente correlate ai traumi personali vissuti in giovane età dalla protagonista, e per dargli la caccia vengono tirati in ballo villain già visti (e arrestati) nelle puntate precedenti. Ognuno è libero di fare ciò che vuole, ma capite bene che iniziare la saga da questo libro è un po’ come andare al cinema a vedere Hitchcock entrando in sala negli ultimi 10 minuti, per poi rivedere il film dall’inizio… qualcosina di importante si perde, ecco!

Ad ogni modo, il libro, di circa 370 pagine, è scritto nel classico punto di vista del narratore onnisciente e diviso in capitoli di lunghezza (molto) variabile. Lo stile di scrittura è sempre velocissimo, tanto che io l’ho letto in una giornata. Tra l’altro, la storia di per sé è particolarmente avvincente, ci sono piccoli approfondimenti psicologici qua e là, diversi colpi di scena, e quindi il tutto contribuisce a tenere il lettore incollato alle pagine.

Una delle cose che si fanno apprezzare di più, in generale della Marsons ma in questo libro si nota particolarmente, è che tutta la narrazione segue i dettami dell’inclusività tanto cara ai tempi moderni, ma al contrario di tanti altri autori (e serie TV Netflix), i personaggi gay ed altre “minoranze” ci sono in modo naturale, non “per contratto”. Così come in modo molto naturale ci sono varie altre situazioni tipiche del genere, ma nonostante tutto non si ha mai l’impressione del cliché.

Insomma, un gran bel libro. Per chi conosce l’autrice le aspettative non andranno deluse, per chi vuole avvicinarla perché incuriosito, non inizi da questo per non rovinarsi il resto: la cronologia è disponibile su Wikipedia alla pagina dedicata ad Angela Marsons.