LA MORTE DELLE SIRENE. Un’indagine di Elio Sparziano, di Ben Pastor (Mondadori – marzo 2023)
Ecco il sesto libro che Ben Pastor ha dedicato a Elio Sparziano, soldato, storico, investigatore. Innanzi tutto riporto alla memoria di chi ha studiato lettere classiche, e faccio presente a tutti gli altri, che il personaggio non è frutto dell’inventiva dell’autrice, risultando autore di una Vita di Adriano presente nella raccolta della Historia Augusta (una serie di biografie imperiali risalenti al Tardo Impero e attribuite a personaggi forse inesistenti; e quindi forse, sì, Elio non è mai esistito…); poi aggiungo che se apparentemente ci troviamo di fronte a UN romanzo, in realtà è con DUE romanzi, tra loro intrecciati, che dobbiamo fare i conti, uno di carattere investigativo, l’altro storico: al centro del primo c’è un omicidio su cui Elio viene invitato a far luce mentre attende a Surrentum una convocazione imperiale che deve portarlo a Roma, e che gli impedisce di annoiarsi (cosa per lui, peraltro, difficile); e in proposito, non volendo spoilerare apertamente, vi dico di fare attenzione agli esergo dei diversi capitoli, e prima ancora a quello che introduce la storia, e poi di meditare sui nomi dei personaggi in causa, Pelagio Teodoro, Pelagio Demetrio, Pelagio Giovanni, Pelagio Alessandro…scoprirete che c’è un modello.
Il secondo romanzo ha a che fare con la crisi della Tetrarchia (siamo nell’autunno del 306 d. C.) e se in questo Elio dovrà fare i conti con il rischio di morte, a noi darà occasione di incontrare personaggi che abbiamo studiato a scuola. Mentre da altri episodi della serie sappiamo che Costantino e la madre non sono simpatici a Pastor (‘simpatici’ è un eufemismo), ho il sospetto che Massenzio lo sia.
Sul plot ho detto abbastanza, e si sarà capito che il libro mi è piaciuto, ma attenzione, è molto lungo (500 pp.) e forse può risultare indigesto a chi non ama la Storia romana; ma non voglio dire con questo che contenga qualcosa che sarebbe stato meglio eliminare, perché alla fine si scopre che tutto si tiene.
L’autrice è sostenuta come sempre da una profonda conoscenza della materia di cui tratta, scrive benissimo e, soprattutto, dimostra una meravigliosa capacità nelle descrizioni della natura.
Recensione di Anna Ciamarrughi
Be the first to comment