LA MORTE DI BELLE, di Georges Simenon
La vita regolare e monotona di un quieto e pacifico professore di un college della provincia americana viene sconvolta dall’uccisione di Belle, giovane ragazza, non del tutto irreprensibile, temporaneamente ospite in casa del professore, in quanto figlia di un’amica della moglie.
Le circostanze del delitto – il professore era da solo in casa con la ragazza- fanno di Spencer Ashby il principale, se non unico, indiziato dell’efferato crimine.
L’allontanamento dalla scuola, la condanna morale dei “giusti” della città, il pregiudizio e il perbenismo di una comunità bigotta e sospettosa mineranno progressivamente la psiche di questo oscuro e banale insegnante, facendolo sprofondare gradualmente in un baratro ossessivo di turbamenti e di disordine interiore che ne travolgera’ pericolosamente l’equilibrio.
Simenon qui, più che maestro della vicenda del “giallo” in senso classico, appare in tutta la sua grandezza, come indagatore profondo della psiche umana.
Recensione di Ignazio Merlisenna
LA MORTE DI BELLE Georges Simenon
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