LA MORTE DI PENELOPE, di Maria Grazia Ciani (Feltrinelli)
Ho letteralmente divorato le ahimè troppo poche pagine di “La morte di Penelope” di Maria Grazia Ciani, eminente studiosa dei grandi poemi epici dell’antichità. Qui ci regala una piccola perla che mi ha davvero molto sorpresa, dando vita ad un brevissimo romanzo a più voci (Penelope, Telemaco, Antinoo ma anche Euriclea e Ulisse) che fornisce al lettore tanti punti di vista, tutti credibili, che raccontano i sentimenti dei diversi protagonisti alla corte di Itaca, vent’anni dopo la partenza del Re Ulisse per la lontana Troia. Penelope si sente sola, ha voglia di amare nuovamente, ma il ricordo di Ulisse è sempre vivo. Antinoo è uno dei pretendenti, ma non solo al trono… È lì anche per lei. E Telemaco? Non è ancora pronto a sostituire il padre come Re di Itaca, ma ormai non sopporta più i Proci. E poi Ulisse, che all’improvviso torna, comparendo dapprima nei panni di uno Straniero in cerca di ospitalità, ma i cui occhi sono ben aperti su ogni particolare del suo vecchio mondo. Ben scritto, i capitoli sono brevi e scorrono via in un soffio… Questo volumetto si è rivelato una lettura emozionante, molto piacevole ed insolita.
Recensione di Eleonora Saia
LA MORTE DI PENELOPE Maria Grazia Ciani
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