LA MUSICA SEGRETA DELLA TERRA, di Mary Strachan
La tranquilla quotidianità di un villaggio gallese degli anni 50 è sconvolta da un fatto di cronaca, che oltre a mettere in subbuglio la comunità, stravolge pesantemente la vita della piccola Gwenni, 12 anni e una testa piena di fantasticherie nelle quali si rifugia per non dover pensare a una madre che la rifiuta e un futuro senza grandi prospettive se osservato dal punto di vista di chi non ha nessuna voglia di crescere e diventare come le altre donne.
Romanzo di formazione dalla trama esile ma appassionante, La Musica Segreta della Terra ha il suo punto di forza nei molti personaggi che lo popolano, a cominciare dalla protagonista, originale e mai patetico ritratto psicologico di una bambina colta nel cruciale momento del passaggio dall’infanzia all’adolescenza, che trova nella sua estrema sensibilità – che la rende “stramba” agli occhi dei meno attenti – non un punto debole, ma un appoggio per camminare su una strada lungo la quale si trova spesso sola, mancandole il sostegno della madre e della sorella maggiore, da lei troppo distanti e divise da un segreto di famiglia che pesa come un macigno sulla serenità domestica, che infatti va in frantumi alle prime avvisaglie di tempesta.
Il romanzo affronta il delicato tema della crescita e dell’uscita dall’infanzia, ma anche, seppur in modo meno diretto, quello della povertà e della condizione delle ragazze e dei più fragili nell’arretratezza del Galles degli anni 50, del quale dà al lettore un ritratto vero e affatto edulcorato, pur senza le asprezze della denuncia: la prosa del romanzo è ricca e intensa, rendendo la lettura appassionante.
Consiglio questo libro a tutti gli amanti di storie di formazione: ritengo possa essere una lettura adatta anche ai giovani lettori, perché non è difficile identificarsi nella tenera e testarda protagonista.
Recensione di Valentina Leoni
Commenta per primo