La narrativa gialla vista dalla parte di chi indaga - Bacci Pagano (Bruno Morchio)
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Bacci Pagano, l’investigatore dei carruggi
Ho scoperto Bruno Morchio diversi anni fa, per consiglio di una mia cara amica bibliotecaria, e non ho più perso nessuno dei suoi libri con protagonista l’investigatore Bacci (abbreviazione tipicamente genovese di Giovanni Battista), seguendo nel tempo le sue indagini e le sue vicissitudini familiari e sentimentali ed invecchiando con lui.
Bacci Pagano vive in stradone Sant’Agostino e si muove con disinvoltura e profonda conoscenza ed amore nella parte più vecchia di una Genova ormai diventata multietnica, a piedi oppure a bordo della sua Vespa o del suo vecchio Maggiolone: è un uomo con una storia personale travagliata perché da giovane è finito in carcere con l’accusa di terrorista rosso ma lui aveva solo raccolto da terra un’arma con buoni intenti; questa detenzione, proprio perché ingiusta, lo ha reso un uomo disilluso ed ironico, che ha scelto di fare l’investigatore privato sempre dalla parte dei perdenti, ma è anche un amante della buona cucina, delle belle donne e di Mozart. Una figura che richiama per certi aspetti il Pepe Carvalho di Manuel Vasquez Montalban, ma anche il Fabio Montale di Izzo e Kostas Charitos di Markaris.
Morchio ci ha regalato un personaggio profondamente umano, legato alle sue origini operaie e partigiane, con un senso particolare della giustizia ( ha una profonda amicizia con il vicequestore Pertusiello, un ottimo poliziotto con cui mantiene sempre un’ottima e reciproca collaborazione), consapevole che gli ideali per quanto giusti e nobili non servono da soli a rendere il mondo migliore e che conseguentemente bisogna impegnarsi di persona anche sporcandosi le mani, scendendo a compromessi senza tuttavia lasciarsi prendere dal disfattismo. Ha una figlia che adora di nome Aglaia, una ex moglie con cui ha qualche diversità di vedute, un amico sardo, ex secondino dei suoi tempi di carcere, che qualche volta va a trovare. Accanto a Bacci, l’altra protagonista dei libri di Morchio è Genova, con i suoi vicoli, le sue periferie, i suoi quartieri, le sue bottegucce etniche ed i suoi caffè, per cui chi ama il capoluogo ligure troverà di che essere soddisfatto.
Per chi fosse interessato all’ opera di questo scrittore genovese che è uno psicologo della Asl cittadina, riporto di seguito i suoi libri con Bacci Pagano (che purtroppo con il suo ultimo libro l’autore ha abbandonato- spero solo momentaneamente- a favore di un altro investigatore sui generis, Mario Migliaccio, un uomo stravagante, un quasi barbone trasandato, ma intuitivo e geniale):
- Bacci Pagano. Una storia da carruggi.
- Maccaia
- La creuza degli ulivi
- Con la morte non si tratta
- Le cose che non ti ho detto
- Rossoamaro
- Colpi di coda
- Lo spaventapasseri
- Un conto aperto con la morte
- Fragili verità
- Uno sporco lavoro. La calda estate del giovane Bacci Pagano
- Le sigarette del manager. Bacci Pagano indaga in Val Polcevera
- Voci dal silenzio. Dalla quarantena, Bacci Pagano e gli spettri del passato
- Nel tempo sbagliato. Bacci Pagano e l’irresistibile arte della fuga
Di Ale Fortebraccio
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