La narrativa gialla vista dalla parte di chi indaga – Il Commissario Adamsberg

La narrativa gialla vista dalla parte di chi indaga – Il Commissario Adamsberg (Fred Vargas)

 

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Il commissario Adamsberg, lo spalatore di nuvole

Grazie alla recente uscita, dopo molti anni dall’ultimo libro della serie, di Sulla pietra di Fred Vargas, ecco di nuovo tra noi lo spalatore di nuvole, Jean- Baptiste Adamsberg, l’uomo dei Pirenei,  commissario del XIII arrondissement di Parigi ma che lavora spesso in trasferta- dalle montagne del Mercantour, alla Bretagna, al sud della Francia sino in Canada- l’investigatore più strampalato e stravagante della letteratura gialla con la sua squadra, anch’essa del tutto particolare, a cominciare dal colto ed alcoolico Danglard, per continuare con la versatile e robusta Violette Retancourt e finire con il dormiente Mercadet.

 

 

Non è possibile dire quale sia il suo metodo investigativo: credo che se potessimo chiederlo allo stesso Adamsberg la sua risposta sarebbe il suo immancabile “non so”! La sua mente tende a divagare, procedendo a zig zag, brancolando spesso nel buio sino a quando, per merito di una parola, di una frase, detta o sentita per caso, l’uomo ha una delle sue geniali intuizioni; sfugge il ragionamento logico, contrapponendosi in questo al suo vice Danglard, così come sfugge la sedentarietà dell’ufficio, preferendo camminare in lunghissime passeggiate durante le quali ama raccogliere sassi. Fisicamente non è particolarmente attraente – non particolarmente alto, occhi e capelli castani, lineamenti non regolari ed abbigliamento decisamente trasandato-, anche se ha un grande successo con le donne e con due di esse ha anche un figlio; tuttavia la sua passione per Camille, sua storica non fidanzata, attraversa i vari romanzi, con i suoi alti e bassi in un complicato rapporto da cui la donna spesso tende a fuggire. È un uomo riflessivo sui generis, lento anche nelle relazioni sentimentali ma ancor più nelle sue indagini; credo tuttavia che in un mondo convulso, in un tempo in cui si corre troppo, sia proprio questo il suo fascino: dare tempo al tempo, saper aspettare, non avere fretta!

 

 

Forse molti di noi -che abbiamo tanto atteso il ritorno di questo personaggio- sono rimasti delusi dall’ultimo romanzo. Ma allora perché non riprendere in mano tutta la serie? Per chi fosse interessato, ecco qua  di seguito l’ordinein cui è raccomandabile leggere i vari romanzi della serie; i primi sei si trovano anche pubblicati, tre a tre, ne La prima trilogia di Adasmberg e ne La seconda trilogia di Adamsberg.

 

 

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