La narrativa gialla vista dalla parte di chi indaga – Il Cronista di Nera Steno Molteni (Franco Vanni)
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Steno Molteni è il protagonista di una serie di romanzi gialli di Franco Vanni, giornalista e scrittore milanese. Steno è un giovane cronista di nera che lavora per “La Notte”, rivista settimanale specializzata in crimini e misteri, con redazione a Milano. Ogni sua giornata comincia col giro di nera, fra questura e comando dei carabinieri, per conoscere gli arresti e gli interventi della notte precedente. Il suo ruolo di giornalista lo porta a indagare su delitti intricati e misteriosi, spesso rivelando trame complesse che intrecciano crimine e potere. Nato a Bellagio, sulle rive del Lago di Como, Steno mantiene un forte legame con la sua terra natale, che spesso ritorna nei suoi pensieri. Tuttavia, la sua vita si è spostata a Milano, dove vive in una situazione singolare: risiede stabilmente nella stanza 301 dell’Albergo Villa Garibaldi, ai confini del quartiere di Brera, dove la sera lavora anche come barman in cambio di uno sconto sull’affitto.
In ciascun romanzo, Steno insegna ai lettori a preparare un particolare cocktail, con un tocco personale che aggiunge colore, e sapore, alla narrazione. L’antidoto di Steno alla frenesia della grande città, sono i legami con una ristretta cerchia di amici, che lo supportano nelle sue indagini e nelle scelte della vita quotidiana. Tra questi il Signor Barzini, portiere dell’albergo Villa Garibaldi e grande dispensatore di buoni consigli, e Alberto, ex pilota collaudatore di auto sportive che la vita ha portato a vivere per strada. Un barbone, in pratica. Alberto non solo veglia sulla Maserati Ghibli del 1970 che Steno guida, prestito di un amico che vive lontano – ma fornisce anche intuizioni fondamentali grazie alla sua acutezza e conoscenza della città. Steno è caratterizzato da relazioni profonde e complesse.
La più significativa è l’amicizia con Raffaele Cinà, detto “Scimmia”, poliziotto della squadra mobile di Milano e figlio del luogotenente della stazione dei carabinieri di Bellagio. Steno e Scimmia, amici dall’infanzia, si sono ritrovati a Milano, dove capita loro di lavorare – nei rispettivi ruoli – agli stessi casi, ora collaborando, ora nascondendosi a vicenda le informazioni. Questa amicizia aiuta Steno a esser vicino al cuore delle indagini. La vita sentimentale di Steno è segnata dalla relazione con Sabine Castoldi, una fotografa milanese di origini eritree. Il loro rapporto, intenso e ondivago, riflette le contraddizioni di Steno, per cui la ragazza rappresenta un punto di equilibrio difficile da mantenere, ma essenziale. Sabine da un lato lo affianca nel lavoro, scattando immagini e affiancandolo nell’avventura, e dall’altro gli offre un porto – non sempre sicuro – dove rifugiarsi, dimenticando per un attimo il lavoro.
Del giornalismo Steno, pur essendo giovane, ama i metodi e le abitudini della vecchia scuola: andare, chiedere, raccontare. Agli interlocutori Steno si presenta per ciò che è, un cronista che sta facendo il suo lavoro, senza sotterfugi, basandosi sulla sua capacità di ascolto e sulla fiducia che costruisce con le persone che incontra. Il personaggio di Steno Molteni compare nel romanzo “Il caso Kellan”, pubblicato nel 2018 da Baldini+Castoldi, e nel seguito “La regola del lupo”, uscito l’anno successivo per la stessa casa editrice. Entrambi i libri offrono uno spaccato di Milano che alterna la vitalità della metropoli ai suoi angoli più oscuri, riflettendo i contrasti della vita di Steno. Le sue indagini intrecciano mistero, umanità e un pizzico di ironia, senza cui sopravvivere alla grande città è impossibile.
La redazione
LA REGOLA DEL LUPO Franco Vanni
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