La narrativa gialla vista dalla parte di chi indaga – Il Detective del futuro Nathan Never (ideato da Michele Medda, Antonio Serra e Bepi Vigna )
Puntata n. 67
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NATHAN NEVER DETECTIVE DEL FUTURO
[Piccola ma doverosa premessa: quanto segue è un ritratto “classico” del personaggio di Nathan Never e non tiene conto degli avvenimenti più recenti] Come immaginare il futuro? I grandi romanzi distopici ce lo presentano come una realtà profondamente dissestata e ricca di problematiche.
Tralasciando il valore profetico dei classici del genere vediamo cosa succede sulla Terra dopo gli eventi drammatici del 2024 (?!) e quale realtà hanno creato tre autori sardi quali Michele Medda, Antonio Serra e Bepi Vigna: un mondo costruito in altezza, dove solo i livelli più alti riescono a vedere il cielo, una realtà fatta di umani e androidi che vivono e collaborano e dove la razza discriminata è quella dei “mutati”; non dimentichiamo poi le orde di disperati che pregano e finanziano abbondantemente il telepredicatore corrotto Aristotele Skotos e la sua “Chiesa della divina presenza”. In questo contesto, fatto di criminalità e capitalismo sfrenato spesso è volentieri la giustizia passa attraverso le agenzie investigative private, la principale delle quali è l’Agenzia Alfa di Edward Reiser, ed è qui che nel 1991 con “Agente speciale Alfa” fa il suo esordio Nathan Never.
Nella prima parte della sua vita il nostro è un poliziotto sposato con Laura e con una bambina piccola, Ann, ma allo stesso tempo intrattiene una relazione clandestina con Sara Mc Bain (figura che tornerà in seguito nella vita sentimentale di Nathan). Proprio durante un suo incontro intimo con Sara il feroce criminale Ned Mace si introdurrà in casa sua massacrerà la moglie e rapirà la figlia e sarà proprio la vista del cadavere della donna a sconvolgere Nathan al punto da fargli diventare i capelli tutti bianchi (la bambina sarà ritrovata ma resterà per anni in uno stato catatonico e solo in seguito guarirà, si riappacificherà col padre per poi andare via).
Il nostro si ritira in un tempio tibetano come forma di espiazione ma qui viene raggiunto da Edward Reiser, il quale ha preso in mano gli ingenti costi di cura della figlia di Nathan e che utilizza questo elemento come ricatto per costringere l’ex poliziotto a lavorare per lui. Queste cose però le scopriamo solo nel corso degli albi, nel primo numero infatti il nostro è già un agente ben inserito nel tessuto dell’Agenzia, coltiva l’amicizia di colleghi di lavoro quali la poco femminea Rebecca “Legs” Weaver (protagonista in seguito di una serie a parte) e l’informatico polacco balbuziente- tranne quando parla con i computer- Sigmund Baginov e conduce una vita privata piuttosto riservata collezionando vinili e opere del passato che gli procura il ribattere androide Mac.
Caratterialmente molto riflessivo, un “musone” per essere precisi, ma pronto all’azione nel momento del bisogno e incline al lavoro di squadra, con un profondo senso di giustizia e la tendenza, neanche troppo velata, a caricare su di sè le responsabilità e a convivere con pesanti sensi di colpa legati in primis al suo burrascoso passato. Da menzionare, tra le altre cose, la sua perfetta conoscenza dell’arte marziale del Jet kune doo, che un alcune situazioni si rivelerà fondamentale. Molti i nemici occasionali e ricorrenti che incontrerà nel suo cammino, oltre al già menzionato Skotos come non parlare di Mister Alfa, il misterioso individuo che manipola gli eventi con l’utilizzo delle forme più avanzate di tecnologia e che, all’inizio, ha la sua base proprio negli inaccessibili sotterranei dell’Agenzia Alfa grazie a un accordo segreto e malato con lo stesso Reiser; quando poi i eventi prenderanno una brutta piega, Edward verrà rapito e ucciso e il suo posto verrà preso dal più celebre Solomon Darver, ex magistrato….e molto più vicino di quel che si possa credere al vecchio direttore.
Tante sarebbero le cose da dire e i filoni della storia da raccontare, ma tutto questo occuperebbe molto spazio e risulterebbe dispersivo (ma niente vieta che possano essere oggetto di un articolo a parte), per ora vi basti sapere che se cercate nel mondo freddo e “meccanizzato” della fantascienza un eroe romantico dai mille demoni interiori, tormentato ma al tempo stesso profondamente attaccato alla vita e ai suoi valori dovete assolutamente provare a immergervi nelle avventure di Nathan Never.
Di Enrico Spinelli
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