La narrativa gialla vista dalla parte di chi indaga: Investigatori a Paperopoli “Tra supereroi, agenti segreti e Umperio Bogarto”

La narrativa gialla vista dalla parte di chi indaga: Investigatori a Paperopoli “Tra supereroi, agenti segreti e Umperio Bogarto”

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INVESTIGATORI A PAPEROPOLI: “TRA SUPEREROI, AGENTI SEGRETI E UMPERIO BOGARTO”

Abbiamo parlato della dimensione “giallo” nelle storie a fumetti ambientate a Topolinia, ma come è la situazione a Paperopoli? Diciamo che se andiamo a vedere le storie ambientate nella città dei paperi le cose sono molto diverse in primis perché il protagonista principale, Paperino, non ha le caratteristiche “perfettine” di Topolino, e poi i tentativi di furto hanno un unico obiettivo, il deposito di zio Paperone, con quest’ultimo impegnato a proteggere la sua fortuna dalla Banda Bassotti e dalla maga Amelia (per citare i cattivi più ricorrenti).

Va aggiunto inoltre che a Paperopoli troviamo una maggior concentrazione di supereroi: se a Topolinia infatti compare sporadicamente Super Pippo nella città dei paperi ne abbiamo ben 3, Paperinik (Paperino), Paperinika (Paperina) e, più raramente, Paper Bat (Paperoga), e gran parte delle vicende più ostiche vedono loro come protagonisti principali. Un filone che ogni tanto ritorna è quello delle spy story e ha per personaggi principali Paperino e Paperoga nei panni degli agenti della P.I.A. QU-QU7 (Quasi-Qualificato7) e ME-SE12 (Mezzo-Servizio12): i due vengono convocati nei momenti più inaspettati per condurre missioni segrete che hanno a che vedere con le proprietà e le imprese del solito Paperone e con le forze oscure che lo contrastano.

 

 

I due possono contare sulle invenzioni di Archimede Pitagorico ma sono pur sempre i soliti maldestri e difficilmente le cose vanno a finire nella maniera migliore….e anche quando riescono ci sono sempre degli effetti collaterali legati ai disastri che hanno combinato nel corso della storia. Paperoga poi è spesso spalla di un altro soggetto, un investigatore privato di più moderna comparsa, Umperio Bogarto. Il nostro, che richiama il celebre attore non solo nel nome ma anche nell’abbigliamento- ma non nel fisico- è un personaggio quasi sempre in bolletta, in cerca di incarichi per tentare di sbancare il lunario.

Umperio segue con dedizione le sue piste, muovendosi come un detective vecchia maniera, sfruttando anche dei travestimenti più o meno riusciti e cercando di arginare il più possibile l’espansitività maldestra dell’amico Paperoga. Il suo problema è che, assai spesso, non c’è niente su cui indagare e il tutto parte da un enorme equivoco e fraintendimenti su cui il nostro cerca di costruire fragili castelli di carta destinati a cadere con conseguenze nefaste prima di tutto per lui stesso.

Le storie con Umperio, come queslle con gli agenti della P.I.A., hanno diversi passaggi divertenti e umoristici e rappresentano più una sorta di parodia del giallo e della spy story, giocando con gli elementi del genere e scombinandone le carte, conuna narrazione diversa dal più canonico giallo topolinese ma sempre di grande impatto e capace di intrattenere in modo efficace lettori di ogni età giocando con i cliché di generi letterari “adulti” e rendendoli accessibili e curiosi per tutti.

Di Enrico Spinelli

 

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