LA NOTTE PIÙ LUNAGA, di Michael Connelly (Piemme)
Nel libro precedente abbiamo lasciato Bosch mentre chiedeva aiuto a Lucia Soto, per il caso di Daisy Clayton, la figlia di Elizabeth, la donna che ha conosciuto quando era sotto copertura e che ora ospita a casa sua contro il volere di sua figlia Maddie.
In questo nuovo libro Michael Connelly fa incontrare i suoi due protagonisti più in gamba: Harry Bosch e Renée Ballard. Ed è stato veramente bravo.
Bosch, capelli e baffi bianchi, anche se in pensione, continua ad occuparsi di casi freddi per il dipartimento di polizia di San Fernando, ma ancora per poco. Questo lo porterà, per un indagine privata, alla stazione di polizia durante il turno “l’ultimo spettacolo”, dove incontrerà la detective Ballard.
Ballard, la nuova arrivata, non ama gli intrusi in casa sua. Per questo quando vede quell’uomo, dai capelli ricci e bianchi, che fruga nei cassetti dell’archivio si avvicina senza fare rumore.
Da qui in poi Bosch e Ballard inizieranno a conoscersi e a collaborare con circospezione e diffidenza, non è semplice fidarsi l’uno dell’altra. Tutti e due hanno dei trascorsi, che hanno lasciato delle cicatrici che non si vedono all’esterno, sono di generazioni diverse ma tutti e due vogliono arrivare alla verità.
Bosch è disposto a tutto pur di risolvere un caso, anche infrangere le regole. Questa volta rischierà la vita in un caso di malavita, ma quando trova il colpevole del caso freddo si troverà difronte ad una scelta: lasciare l’assassino nelle mani della polizia oppure lasciarlo alla vendetta umana.
Per Ballard è tutta un altra storia, le regole si possono piegare ma non infrangere. Questo suo modo di pensare farà leva su Bosch che difronte al bivio farà la scelta giusta.
Recensione di Giampa Ale Mila
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