LA PARABOLA DEL SEMINATORE, di Octavia Butler (Fanucci)
California, secolo XXI: la mancanza di risorse, i cambiamenti climatici e l’inquinamento hanno impoverito e abbrutito a tal punto la popolazione mondiale da aver ripristinato una sorta di brutale schiavitù a opera di anonime e potenti Corporations e trasformato le città in terre di nessuno, dove imperversa la violenza più efferata e dove il controllo delle diverse zone è in mano a bande armate perennemente in guerra tra di loro; non c’è più traccia di stato o polizia, la gente vive segregata in improvvisate fortezze stipate di armi, mentre fuori infuriano pestilenze e devastazioni di ogni tipo, con la politica ridotta a mero strumento propagandistico da parte di personaggi senza scrupoli che sfruttano la situazione solo per i propri affari.
In questo contesto Lauren, una ragazzina appena adolescente dotata di una forte empatia, inizia a riflettere su quali alternative possano esistere per l’umanità, rispetto a quella strada di distruzione che parte dall’annientamento della natura fino a quello delle persone e decide quindi di lasciare l’effimera sicurezza delle mura del fortino nel quale vive con la famiglia per cercare una salvezza che non sia solo sua, ma di tutto il mondo..
Scritto sotto forma di diario, La Parabola del Seminatore trasmette il dolore, l’orrore, l’angoscia della protagonista che osserva la devastazione del nostro pianeta e rende il lettore partecipe del suo sgomento, della sua indignazione e del suo desiderio di ribellione a quella morte senza senso..
La trama è semplice e lineare, come lo stile della narrazione che alterna riflessioni, aforismi religiosi e descrizioni in modo avvincente e coinvolgente, proponendo una lettura lontana dai consueti toni apocalittici che caratterizza un certo di fantascienza ma, proprio per questo, estremamente inquietante: il romanzo di Octavia Butler, molto più di altri, parla di noi oggi, schiacciati da inquinamento, epidemie, un sistema economico che distrugge i più deboli, fa tornare forme di schiavitù che credevamo dimenticate e mette a capo degli Stati Uniti un demagogo incapace buono solo a lasciare che la corruzione e la violenza dilaghino nel suo paese, con la connivenza della polizia. Questo libro è un capolavoro assoluto della fantascienza e della letteratura americana: io l’ ho scoperto l’anno scorso, voi non aspettate oltre!
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