LA RABBIA DEL LUPO, di Fabrizio Silei (Giunti)
Il primo romanzo di Fabrizio Silei con protagonisti Vitaliano e Pietro, Trappola per volpi, mi era piaciuto molto. Questo di più!
Siamo in Toscana, a Firenze, nel 1937.
Vitaliano, figlio di un fattore, è diventato commissario e questa volta ci sono due morti, il padre priore ed un ospite sconosciuto della Certosa. Ad aiutarlo c’è anche questa volta Pietro, il contadino dal cervello fine ed il grande intuito che per Vitaliano è un secondo padre.
L’inizio delle indagini vede arrivare il nuovo commissario capo, veneto, che contrariamente al predecessore appoggia il commissario da subito, il priore non era così santo come si pensava e nella camera aveva una cassaforte, nella Certosa c’erano altri due sconosciuti e l’assassino dello sconosciuto sembra un professionista, alcune prove scompaiono….il mistero si infittisce.
Silei anche questa volta tratteggia con spirito acuto e ironico personaggi a cui è impossibile non affezionarsi, un’epoca piena di contraddizioni, una società maschilista e giudicante, alterna i toni della commedia a quelli del romanzo storico, sociale e giallo, affronta temi delicati tenendo conto della mentalità del tempo, del linguaggio scherzoso e irriverente dei fiorentini.
Il romanzo inizia in sordina e si sviluppa in un crescendo di scoperte, emozioni e personaggi dai quali diventa difficile staccarsi.
Assolutamente consigliato
Recensione di V. Panciatici
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