LA RAGAZZA CON L’ORECCHINO DI PERLA, di Tracy Chevalier
Cavalletto e orecchini di perla… Penso che il collegamento tra i due oggetti vada direttamente a “La ragazza con l’orecchino di perla” di Tracy Chevalier!
Di questa autrice avevo già letto “Strane creature” e mi era piaciuto molto lo stile e la narrazione, così, da amante dell’arte, mi è così saltato in mente il titolo assai noto mentre cercavo qualcosa di interessante in biblioteca… E appena trovato l’ho portato subito a casa!
Sono stata immediatamente trasportata nell’Olanda del 1600, periodo di cui non sono mai stata particolarmente interessata, ma che si è rivelato un intrigante viaggio nel tempo, alla scoperta della vita quotidiana di una serva di quel periodo, Griet.
Notata dal famoso pittore Vermeer per il suo modo di sistemare le verdure in base al colore, Griet sarà l’unica a poter entrare nel suo studio a pulire, senza toccar nulla e silenziosamente si guadagnerà la fiducia del padrone, aiutandolo a creare i colori. Il loro è un rapporto di rispetto e sguardi, stima reciproca e un dialogo di poche parole, ma importanti: come la scelta dei colori per le sue tele.
Una lettura perfetta che ti fa appassionare al pittore e indagare sulla sua vita, di cui si sa un gran poco, e fantasticare sui significati nascosto dietro tutte le sue opere, citate nel romanzo oltre a “Ragazza col turbante”.
Recensione di Alessia Orioli
LA RAGAZZA CON L’ORECCHINO DI PERLA Tracy Chevalier
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