LA RAGAZZA DAL VESTITO BLU, di Alena Schröder (Sperling & Kupfer – luglio 2023)
Tra i libri letti nella prima metà dell’anno, c’è LA RAGAZZA DAL VESTITO BLU di ALENA SCHRÖDER, un libro pubblicato, in Italia, nel 2021 dalla Sperling & Kupfer, che aveva attratto la mia attenzione per il tema affrontato, cioè i crimini compiuti dai nazisti ai danni degli Ebrei. Infatti, la famosa ragazza dal vestito blu, altri non è che il soggetto di una piccola tela attribuita al grande pittore fiammingo Vermer e segretamente custodita nella galleria d’arte di un facoltoso gallerista ebreo.
Nei progressivi salti temporali, presenti nel romanzo, troviamo la protagonista principale, Hanna, che fa ricerche su questo dipinto mai più ritrovato, dopo che i nazisti trafugarono ciò che era rimasto nella galleria d’arte del suocero della sua bisnonna. Di fatti, la diretta erede è Evelyn, la nonna di Hanna, la quale non ne vuol sapere né di quel quadro né di rivangare il passato, per cui tace, trincerandosi dietro un ostinato mutismo, che, dopo numerosi tentativi, la nipote riesce finalmente a rompere. E, tra il progredire delle vicende, capitolo per capitolo, si giunge al finale, che ho trovato molto deludente, come la stessa trama, che, in alcuni punti ambientati ai giorni nostri non regge affatto, né tanto meno sono credibili alcuni personaggi.
CONSIDERAZIONI PERSONALI
LA RAGAZZA DAL VESTITO BLU, se nella sinossi viene presentato come un libro molto intrigante e coinvolgente, durante la lettura non decolla mai e risulta sempre più deludente, soprattutto nella sezione riguardante i tempi odierni, che ho trovato veramente raffazzonata, tanto da apparire inverosimile e messa su solo per aggiungere qualche elemento (leggi pure pagine per allungare il brodo) al nucleo centrale della vicenda, cioè quella riguardante gli avvenimenti del passato, la galleria d’arte e tutti i personaggi che le ruotano attorno.
Ma anche la parte riguardante il passato ha le sue falle!
Perciò consiglio sì la lettura di questo libro anche sotto l’ombrellone, poiché, nonostante il tema trattato, non certo spensierato, questo romanzo risulta piuttosto superficiale e, spesso, anche noioso!
Recensione di Lena Merlina
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