LA REGINA DEI COLORI, di Valeria Corciolani (Rizzoli – giugno 2023)
Clotilde è un’affermata interior designer, fissata con i colori e sui loro accostamenti sin dall’infanzia e che per questo ha sacrificato affetti e famiglia. Quando in seguito a un trauma le rimane la capacità di vedere solo le sfumature di grigio decide di tornare nella sua casa in Liguria e di vestirsi di nero per non sbagliare abbinamenti di colore, venendo indicata dalle persone che la incrociano come “Il corvo”, “Morticia” o “Malefica”. Nonostante il suo tentativo di chiudersi in se stessa si trova costretta a interagire con i membri della sua famiglia, sorelle con i rispettivi figli e nipoti, e con una bambina che sembra vivere ai margini del mondo, scansata dai compagni e trascurata dalla mamma.
Ognuno di loro sembra avere delle ferite mai rimarginate e qualcosa del proprio vissuto che è andato perso o che manca e l’interazione tra queste figure e l’enigmatica Clotilde a portarle alla luce e a permetterle di cogliere le sfumature al di là dei colori.
Un bel romanzo di formazione corale dove l’elemento centrale è ciò che si perso e ciò che viene recuperato, con una bella narrazione e un finale a suo modo sorprendente.
Recensione di Enrico Spinelli
Recensione 2
Recensione di Patrizia Zara
Dopo la serie della colf e l’ispettore ed i due libri con protagonista la storica dell’arte Edna Silvera, la Corciolani ci spiazza ancora un volta e cambia registro abbandonando le storie gialle e portandoci in un mondo prevalentemente femminile, nella famiglia della sessantenne Clotilde Podestà, una famosa esperta internazionale dell’interior design con i suoi azzeccati abbinamenti cromatici: e così conosciamo Mafalda ed Aurora, le sue sorelle, con Margherita e Vittoria, le nipoti figlie di Mafalda, ma anche le figlie di Margherita, Ester e Mia, ed un’altra bambina che abita nello stesso condominio, Serena, decisamente sovrappeso ma estremamente intelligente, che si definisce “una bambina coi buchi”.
Non mancano neppure le figure maschili, anche se quasi tutte in un secondo piano, Ernesto, Leonardo, Bruno ed Aldo ma soprattutto lui, il vicino di casa, Hotaka Mori, un elegantissimo uomo molto intrigante e decisamente imprevedibile. E non mancano neppure un pigro bassethound ed una lumaca.
La trama si dipana sul ritorno a casa di Clotilde, che a seguito di un evento traumatico non vede più il mondo a colori ma ormai tutto per lei è in bianco e nero; lascia così il suo lavoro in cui le tonalità cromatiche costituivano un aspetto fondamentale, si veste sempre di nero e rientra in un nucleo familiare con cui non ha più dimestichezza a causa della lunga lontananza. E’ sostanzialmente la storia di Clotilde, la regina dei colori del titolo, e di come si ritrova a vivere con una così grave menomazione che le tarpa le ali e le stronca una fulgida carriera e di come si senta costretta a confrontarsi con il mondo delle sorelle e e dei nipoti, che vivono una vita più piatta e certamente meno emozionante anche se non priva di quei problemi che affliggono le persone “normali”.
Quindi un libro diverso dai soliti di questa scrittrice, che con il suo umorismo e la sua leggerezza ci ha regalato piacevoli momenti di gustosa lettura. Un racconto corale che parla della vita con le sue sconfitte e le sue vittorie, piccole e grandi ma indiscutibilmente nostre.
Recensione di Ale Fortebraccio
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