LA REGINA IRRIVERENTE, di Carla Maria Russo (Piemme)
La capacità di scrittura di C. M. Russo sorprende sempre positivamente, ma soprattutto questa autrice ha il merito di riportare all’attenzione del lettore figure femminili dimenticate o poco note, ma che comunque nella loro epoca hanno svolto un ruolo importante, se non a livello politico o decisionale, ( quasi completamente appannaggio degli uomini) perché con le loro personalità, hanno trovato il modo di incidere nella evoluzione dei costumi, negli stili di vita e influenzando in una qualche maniera anche la vita politica. Ciascun romanzo è frutto di una ricerca storica accurata che ridefinisce atmosfere antiche, abitudini, tradizioni e culture lontane dal nostro tempo che è bene ricordare.
La regina irriverente è stato pubblicato nel 2012 ed ambientato in quel periodo turbolento che è il Medioevo, in cui la terra di Francia era divisa in numerosi feudi più o meno ricchi e potenti e comunque tutti assoggettati al potere del re, la cui forza però, dipendeva dalla fedeltà dei feudatari e dalla sua capacità di saper tessere e mantenere alleanze e accordi poiché i feudatari erano sempre pronti a tradire e a rivaleggiare tra loro pur di accrescere il proprio potere o per consolidarlo. In queste situazioni le alleanze venivano stabilite anche attraverso i matrimoni frutto di calcolo politico/militare più che dall’amore. Ecco quindi la giovane Alienore, figlia del duca di Aquitania, e nipote del più famoso Guglielmo il Trovatore, passato alla storia anche per la cultura, l’amore per la vita, le donne e il mecenatismo, appena quindicenne, rimasta orfana ed ereditando il ducato di Aquitania è costretta al matrimonio per assicurare la stabilità del ducato. Sposa il giovanissimo re Luigi VII, un giovane votato più alla vita monastica che al governo di Francia il cui destino è principalmente legato al fallimento della seconda crociata per liberare il Santo Sepolcro. Luigi oscilla tra lo spirito mistico, il profondo senso del peccato e la passione travolgente per la giovanissima moglie.
Mai una coppia fu più male assortita. Ancora una volta l’autrice pone al centro del suo romanzo una figura femminile forte, prepotente, calcolatrice, vanitosa e scorretta che con i suoi eccessi si creò tanti nemici e scandalizzò la corte francese. Ma Alienore è anche una donna affasciante bellissima, colta per quell’epoca e ti decisa che ha dovuto a 15 anni prendere un mano il proprio destino superando l’opposizione di coloro che per calcolo o convenienza mal sopportavano il suo spirito critico e le sue provocazioni, sopravvisse a eventi burrascosi e seppellì due mariti , il re di Francia e poi quello di Inghilterra Enrico d’Angiò.
Recensione di Patrizia Franchina
LA REGINA IRRIVERENTE Carla Maria Russo
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