LA SCOMPARSA DI MAJORANA, di Leonardo sciascia
25 marzo 1938. Ettore Majorana, Professore di Fisica teorica presso l’Università di Napoli, invia una lettera al direttore dell’Istituto: “ […] Ho preso una decisione che era ormai inevitabile. Non vi è in essa un solo granello di egoismo, ma mi rendo conto delle noie che la mia improvvisa scomparsa potrà procurare a te e agli studenti”.
Sciascia raccolse le notizie -a volte frammentarie- della scomparsa del giovanissimo Professore dotato di intelligenza suprema, le testimonianze sulla vita ricca di contraddizioni di quel ragazzo dalle presunte capacità profetiche e mise per iscritto le dichiarazioni delle persone vicine a Majorana rielaborandole in modo personale, con il suo stile suggestivo. Così nacque, nel 1975, questo stupendo saggio, che a tratti sembra un romanzo, capace di raffigurare con abilità la personalità di Ettore Majorana.
Sciascia, in queste pagine, si interroga sulle congetture avanzate ai tempi sulla misteriosa sparizione e ne formula di proprie sottolineando, nel frattempo, la questione della responsabilità degli scienziati, discriminante quasi fondamentale nelle scelte di Majorana.
“Quel che mi pare certo è che Majorana ha avuto a un certo punto paura della scienza e di se stesso in quanto scienziato”.
Non mi chiedo perché ho amato tanto questo saggio, lo so: unisce con maestria le mie passioni. Scienza e Arte, Trama e Ordito di uno stesso, straordinario, tessuto.
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