LA SIGNORA MERAVIGLIA, di Saba Anglana (Sellerio – marzo 2024)
Una storia che abbraccia tre generazioni di donne e contemporaneamente racconta la storia di due nazioni africane.
Ci porta prima in Etiopia, poi in Somalia dove ci ricorda che anche noi italiani siamo stati invasori non graditi prima e fuggitivi poi, per finire ad Ostia dove la voce narrante è cresciuta.
Saba Anglana crea un affresco africano forte e struggente partendo dalla storia unica della sua nonna fino ad arrivare alla tragicomica vicenda della richiesta di cittadinanza italiana di sua zia che sarà la spinta primigenia che costringerà la giovane a scendere finalmente a patti con il passato di una intera stirpe.
La Anglana ci porta a riflettere sulla difficoltà di creare nuove radici quando quelle antiche sono state brutalmente decise.
Della sensazione struggente di non sentirsi a casa in nessun luogo.
Ci racconta che ogni famiglia porta in sé un destino ,iscritto anch’esso nel sangue come un DNA karmico, dal quale è impossibile fuggire finché non lo si guarda dritto negli occhi.
Recensione di Annachiara Falchetti
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