LA STREGA, di Camilla Läckberg
Questo è l’ultimo romanzo scritto dalla famosa autrice svedese. È il decimo del ciclo ‘I Delitti di Fjällbacka’ con protagonisti Erica Falck e Patrick Hedström.
Questa storia si svolge in tre piani temporali. Nel 1671 Elin perde il marito in mare e viene accolta insieme alla figlia Märtha dalla sorella Britta e dal Pastore Preben, suo cognato. Nel 1985 la piccola Stella, di quattro anni, viene rinvenuta morta in un bosco. Principali indiziate sono le tredicenni Helen e Marie. Infine nel 2015 un’altra bambina, Linnéa, scompare proprio quando Marie torna in paese durante la sua brillante carriera Hollywoodiana. E le malelingue parlano…
In effetti sono proprio i pettegolezzi, l’invidia e la maldicenza i veri protagonisti di questo thriller scandinavo. A tutti i livelli della storia, e nei confronti di tutti i protagonisti. Perfino nei riguardi dei rifugiati siriani appena arrivati in città o di Sam e Jessie, i “figli delle assassine” presi di mira dagli adolescenti locali, la miccia è sempre quella.
La strega, häxan in svedese, non è solo colei che compie magie (o malefici a seconda di chi racconta). È anche il capro espiatorio, la vittima oppure è la donna forte e indomabile che fa le proprie scelte con un po’ di egoismo. Scelte che altri non hanno il coraggio di fare.
Non mi meraviglia che questo romanzo sia un bestseller. Mescola insieme praticamente tutti i temi caldi di cui si può parlare in un libro del Ventunesimo secolo. L’intreccio delle indagini è molto buono e avvincente se piace il genere di libro con molti personaggi e ritmo rallentato. Gli ultimi sei capitoli invece, la scoperta dei moventi per i delitti, mostrano una ripetitività e una forzatura che rovinano il finale. A mio parere, ovviamente.
Recensione di Rossana Bandi
LA STREGA Camilla Läckberg
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