La Top20 del 2023 secondo Enrico Spinelli
TOP 20+3 LIBRI 2023
Carissimi,
ecco a voi un post bello lungo con il quale desidero ripercorrere insieme a voi i titoli che più di tutti gli altri mi sono rimasti impressi e mi hanno regalato maggiori emozioni. Dopo aver letto tanti, ma tanti romanzi, sono arrivato a fatica a selezionarne 20, anche se a gusto ne avrei scelti di più, ai quali ho affiancato 3 titoli che in qualche modo sono stati non meno significativi anche se non esattamente di quest’anno.
Grazie a tutti coloro che avranno la pazienza di arrivare in fondo a questo post!
Buon anno a tutti voi, dunque, e arrivederci alle prossime recensioni!!!
PRIMA DI COMINCIARE 3 LIBRI EXTRA
– Samantha Silva “Il Canto di Mr Dickens“: la mia lettura di Capodanno, un delizioso racconto che ripercorre, in chiave Romanzata e fantasiosa, la gestazione di quel capolavoro di “Canto di Natale“. Lo tengo tra i più cari non solo per la sua bellezza ma soprattutto per avermi convinto a buttarmi sulle opere di Dickens, e infatti…
– Charles Dickens “David Copperfield“: tra i miei propositi dei 2023 c’era quello di leggere tutto ciò che è stato tradotto in italiano di questo autore, e se non ci sono riuscito sono sicuramente a un 98%, e ho deciso di omaggiare questo grandissimo maestro della letteratura con il romanzo che per primo mi ha tenuto compagnia, un’opera che non ha certo bisogno di presentazioni e che mi ha letteralmente stregato!
– Alessandro Robecchi “Cinque blues per la banda Monterossi”: questa raccolta è uscita quest’anno ma i racconti sono tutti già editi in precedenti antologie. Ho voluto tuttavia che Robecchi fosse presente non solo per ringraziarlo della bella intervista che mi ha concesso ma soprattutto perché i suoi romanzi del “Ciclo Monterossi” (che tornerà nel 2024, dopo il riuscitissimo racconto contenuto nell’antologia “Cucina in giallo”) mi hanno veramente appassionato e alcuni di loro sono stati tra le letture più coinvolgenti della mia estate.
20 LIBRI
– Leonardo Gori “La libraia di Stalino“: non si può fare una pole senza Leonardo Gori, e a maggior ragione quest’anno che porta con sè uno dei migliori lavori con Bruno Arcieri, una rielaborazione azzeccata di Bloody Mary dal titolo “Vite rubate” insieme a Marco Vichi e un bel racconto nell’antologia “Un lungo capodanno Noir”… insomma, se questa pole fosse un albergo al nostro toccherebbe la suite presidenziale!
– Stefano Massini “Manhattan Project”: un romanzo-ballata di potenza e espressività uniche su un tema storico tanto forte da parte di un vero Maestro della parola!
– Dario Ferrari “La ricreazione è finita“: meraviglioso romanzo di formazione sullo sfondo della carriera universitaria con un azzeccato parallelismo con gli anni di piombo.
– Marino Bartoletti “La partita degli Dei“: quarto romanzo del grande scrittore che ci regala una favola calcistica profondamente umana capace di catturare l’attenzione e la passione anche di chi non ama lo sport, come il sottoscritto.
– Daniele Mencarelli “Fame d’aria“: il poeta è tornato con un’altra opera di grande umanità, forte e straziante ma allo stesso tempo carica di vita, scritta come sempre magistralmente e dallo sviluppo imprevedibile.
– Stephen King “Holly“: non ci avrei scommesso, eppure il buon Stevie è tornato alla grande con un thriller ad alta tensione e una protagonista femminile che finalmente si prende il ruolo di primo piano che merita, in uma vicenda dalle tinte veramente macabre.
– Roberto Alajmo “La Boffa allo scecco“: terzo romanzo con protagonista il metronotte Giovà, un romanzo giallo carico di umorismo…e di spunti di riflessione. E un applauso all’autore anche per il suo delizioso “Abbecedario siciliano”.
– Giampaolo Simi “Il cliente di riguardo“: torna lo scrittore lucchese con il quarto, e per me più riuscito di tutti, romanzo dedicato a Dario Corbo. Ancora una volta si conferma il talento del nostro nel mescolare tensione, umorismo e attualità. Notevole inoltre il suo breve ma incisivo “Sarà assente l’autore”.
– Antonio Manzini “ELP“: confesso che prima di quest’anno avevo letto solo un romanzo di questo talentuosissimo scrittore, beh, mi sono messo in pari con gran parte della sua produzione e soprattutto con tutte le avventure di Rocco Schiavone, di cui presento qui l’ultima, lunga e intricata, avventura, ulteriore conferma della bellezza del personaggio e delle capacità narrative del nostro, ben presenti anche nell’altro romanzo di Manzini, sempre dedicato a Schiavone ma dal titolo interminabile, e nel bel racconto incluso nella raccolta “Cucina in giallo”.
– Marco Malvaldi “Oscura e celeste“: tris di lusso anche per lo scrittore toscano che ci regala un ritorno di classe dei vecchietti del BarLume sia in racconto (vedi la raccolta sipra citata) sia con il riuscitissimo “La morra cinese”, e allo stesso tempo un meraviglioso giallo storico con protagonista Galileo Galilei, proprio quello che ho scelto per questa foto, un lavoro mastodontico ricco di tensione, umorismo e più di un passaggio memorabile. Imprescindibile come tutta la sua produzione.
– Sarah Savioli “I selvatici“: quarto capitolo di una serie di gialli che ho scoperto quest’anno, come gran parte degli autori qui presenti, con la meravigliosa Anna Melissari, la donna capace di capire e di parlare con pinte e animali, intenta a risolvere un caso particolarmente complesso. Bellissima la trama, prosa esplosiva e personaggi meravigliosi, cosa chiedere di più?!
– Francesco Guccini–Loriano Macchiavelli “Vola golondrina“: se per il Guccini cantautore ho una venerazione storica come scrittore non lo conoscevo e non posso che ringraziare lui e Loriano Macchiavelli per questo splendido giallo storico su 3 linee temporali, avvincente come non mai.
– Valeria Corciolani “La regina dei colori“: altra gradita scoperta di quest’anno, una scrittrice dall’ottima penna e non inferiore talento nella realizzazione di trame e personaggi memorabili. Quest’anno torna con un eccellente romanzo di formazione corale, molto intenso e ricco di spunti di riflessione per niente scontati.
– Gabriele Marangoni “The sound of Christmas“: bellissima disamina della dimensione “album natalizi” attraverso un’accurata selezione di 100 titoli rappresentativi, il tutto senza pretese di completezza nè atteggiamento enciclopedico. Un ottimo modo per entrare nel mood di alcune tra le pubblicazioni più chiacchierate e ingiustamente sottovalutate. Curioso e accattivante.
– Bruno Morchio “La fine è ignota“: un altro ottimo giallo, di ambientazione ligure, dalle forti tinte Noir e con un nuovo e interessante personaggio con diverse zone d’ombra. Promettente.
– Lorenzo Marone “Sono tornato per te“: uno splendido romanzo di formazione e d’amore all’interno della cornice storica del secondo conflitto mondiale e degli scontri di pugilato nei campi di concentramento.
– Lorenzo Ciampi “Io sono il princeps”: un romanzo spiazzante, visionario ma dannatamente concreto, un perfetto ritratto dei tempi attuali e delle mille contraddizioni della nostra società.
– Viola Ardone “Grande meraviglia“: il ritorno di una scrittrice a me molto cara con una storia dalla trama più complessa, con diversi salti temporali, ma dove le emozioni non mancano mai e che sa entrare nel cuore del lettore.
– Rosella Postorino “Mi limitavo ad amare te“: una storia di bambini in fuga dal conflitto balcanico e della loro vita in un paese straniero, lontano dalle famiglie e in cerca di un futuro. Uno straordinario romanzo di formazione, forte e crudo ma allo stesso tempo carico di vita e di speranza.
– Michele Cusimano “I misteri dell’abbazia di Santo Spirito”: chiudo questa lunga rassegna con un bel romanzo storico con alcuni aspetti Noir particolarmente riusciti, una bella prosa e una storia ricca di colpi di scienza, davvero affascinante.
Di Enrico Spinelli
Le mie letture: i libri del 2022 secondo Enrico Spinelli
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