LA VIA DI SHACKLETON, di Margot Morrel Stephanie Capparel
Il sottotitolo è già una dichiarazione su quanto si troverà all’interno di questo saggio: La dimensione umana della leadership: come costruire una squadra vincente con passione, humour e intelligenza (e ottenere l’impossibile). Le due autrici – Margot Morrel, un’analista finanziaria considerata una delle maggiori esperte di Ernest Shackleton e Stephanie Capparel, giornalista del Wall Street Journal – hanno preso ad esempio la vita di Ernest Shackleton ed in particolare il suo viaggio in Antartide con la nave Endurance per svelare i segreti di una leadership talmente efficace da trasformare una disfatta in un’impresa memorabile, rimasta per anni nell’ombra probabilmente perché avvenuta in un periodo storico – la Prima Guerra Mondiale – che ne ha offuscato l’importanza.
“Circa sessant’anni dopo il salvataggio, un giornalista chiese a Lionel Greenstreet, primo ufficiale sull’Endurance, come fosse riuscito a sopravvivere quando i partecipanti di molte altre spedizioni non ce l’avevano fatta. Il vecchio lupo di mare, ottantaduenne, rispose con una sola parola: Shackleton”
Molti si sono chiesti quale fosse il segreto di Shackleton: non solo portò in salvo l’intero equipaggio dopo sedici mesi alla deriva in balia del pack, ma riportò a casa un equipaggio in discreta salute e decisamente sereno. Moltissime sono le testimonianze, in quel periodo delle prime esplorazioni ai Poli, delle orribili sofferenze fisiche e mentali subite dai partecipanti, per non parlare delle vittime; l’esperienza dell’Endurance spicca proprio per le capacità di Shackleton di mantenere al meglio il benessere ed il morale dell’equipaggio. Ed è questa la lezione che ci viene data dalle autrici: raccontando ed analizzando i punti di forza di questo incredibile leader ne esaminano le strategie traendone dei principi generali che si possono applicare non solo nell’ambito del business (in cui sono senz’altro ferratissime) ma anche nella vita di tutti i giorni, nei rapporti sociali, in famiglia.
Non si tratta quindi di un manuale asettico su un argomento limitato, ma una lettura affascinante per l’analisi obiettiva di un’avventura incredibile, per scoprire i segreti del “più grande leader che Dio abbia mandato sulla Terra” ed acquisire anche solo un po’ della sua capacità di gestire il personale, le crisi, le difficoltà. “Ci guidava, non ci comandava”.
Sicuramente sarebbe interessante aver letto Endurance di Alfred Lansing prima di affrontare questo saggio, non perché manchino riferimenti accurati, anzi, nel libro di Morrel e Capparel vengono riportate fedelmente la storia e l’atmosfera del racconto. Se si vuole però comprendere appieno il legame fra Shackleton ed i suoi e la forza della sua leadership la lettura di Endurance è indispensabile, oltre che emozionante.
Recensione di Simona Vagaggini
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