LA VITA CHE CI DÀ FORZA, di Salvo Tosto (Leonida – 2024)
Con la sua terza raccolta di racconti, dal titolo “La vita che ci dà forza”, Salvo Tosto torna nelle librerie per farci ancora sorridere o commuovere o riflettere, a volte anche arrabbiare, ma in nessun caso per lasciarci indifferenti.
Incurante delle ormai datate raccomandazioni del buon vecchio Aristotele, allorché invitava all’unità di tempo, luogo e azione, Tosto invece, da un racconto all’altro, passa con naturalezza e libertà da ambientazioni realistiche – collocate nel presente o in un lontano passato – ad altre surreali e perfino fantascientifiche o noir; mentre il tono narrativo si sposta con duttilità dal drammatico all’ironico, dal commosso al descrittivo per andare poi all’umorismo aperto.
Apparentemente così diverse tra loro, le sue narrazioni però sono come le tessere di un mosaico che, pur essendo di vario e disuguale colore, accostate formano un insieme del tutto armonico e coerente.
Ma quali sono i collanti? Quali i fattori che collegano e che danno carattere unitario all’insieme?
Innanzitutto, l’impegno civile, che si esprime attraverso una satira pungente ma costruttiva, volta a smascherare le contraddizioni presenti in vari ambiti della nostra società: dalla religione alla gestione del potere, dai modelli educativi alle dinamiche dettate da pregiudizi o intolleranze.
Un secondo elemento che accomuna i diversi racconti è lo stile espressivo specifico dell’autore, sempre chiaro, scorrevole e dall’esposizione ordinata.
Un terzo elemento unificante è costituito dall’originale cornice che contiene i racconti: si tratta di una ricerca, suddivisa in schede, su oltre trenta strutture logiche e linguistiche che vengono utilizzate nell’elaborazione di un’idea umoristica. Ciascun racconto contiene al suo interno esemplificazioni e traduzioni concrete di quanto espresso nella corrispondente scheda che lo affianca. L’incontro tra saggistica e narrativa è ciò che rende questo libro insolito e interessante, utile anche per coloro che già scrivono o aspirano a farlo.
«Signore Iddio, dammi il senso dell’umorismo. Fammi la grazia di comprenderlo affinché nella vita conosca il sorriso e possa farne parte anche ad altri.» In questa bella citazione di Tommaso Moro, posta a inizio dei racconti, sono racchiusi il senso, l’obiettivo e la generosità della scrittura di Salvo Tosto che mira a esaltare il bene e il buono della vita… quella positiva, quella che affronta difficoltà e ostacoli senza tirarsi indietro, quella che ci dà forza.
Recensione di Irene Piras
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