LABIRINTI Franck Thilliez

LABIRINTI, di Franck Thilliez (Fazi)

Con la lettura di questo libro ho infine terminato la trilogia di Franck Thilliez, attraversata dalla figura di Caleb Traskman, che inizia con Il manoscritto seguito da C’era due volte ed infine da questo Labirinti; una trilogia, questa, in cui le diverse storie si incastrano con una magica perfezione, in un intrico di piccoli particolari, di indizi, di misteri; una trilogia che consiglio assolutamente di leggere in ordine se poi non si vuole impazzire, oltre che a districarsi in un vero e proprio labirinto, a ricostruire un puzzle decisamente pieno di difficoltà.

Già il libro inizia con una specie di enigma, in cui il dr. Fibonacci parlando con la poliziotta Camille così dice:” Ci sono cinque protagoniste nel racconto che sto per condividere con lei. Solo donne. Scriva. E’ importante per il prosieguo: “la giornalista”,“ la psichiatra”,“la rapita”,“la scrittrice” – Mi manca la quinta persona – Arriva solo in seguito ed è la chiave di tutto”.

E così ecco la narrazione delle storie di Vera, di Lysine, di Sofia e di Julie, quattro storie che ci vengono narrate in un alternarsi di capitoli in cui impareremo a conoscerle: Vera, la psichiatra che vive in uno chalet sperduto tra i boschi perché soffre di elettroipersensibilità; Lysine, la giornalista che scopre di essere stata vittima di un furto di identità; Sofia, la scrittrice di thriller che pensa di avere il dono della predizione, e Julie, la ragazza rapita che ha uno strano rapporto con il suo rapitore. Tra colpi di scena, violenze e crudeltà lo scrittore ci conduce veramente in una specie di labirinto non solo fisico ma soprattutto psicologico; un romanzo in cui è necessario non dare mai niente per scontato perché lo scrittore gioca continuamente con noi, facendoci apparire per un momento una strada che ci sembra districare il mistero per poi doverla abbandonare quando capiamo che non è quella giusta. Come in un vero e proprio labirinto!

Recensione di Ale Fortebraccio

IL MANOSCRITTO Franck Thilliez

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C’ERA DUE VOLTE, di Franck Thilliez

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