L’ALLEGORIA DEGLI ANGOLI, di Marco Presta (Einaudi)
Preso al mercatino dell’usato, per meno di due euro. Preso perché contavo di ridacchiare un po’, con Marco Presta.
Ma quelli che ti fanno piegare le labbra nella lettura del suo “L’allegria degli angoli“, sono sorrisi amari.
“Sono triste come l’arredamento di una seconda casa al mare“
La quotidianità di un giovane, un trentaduenne, le problematiche del lavoro, del lavoro che manca; l’arrabattarsi a svolgere qualsiasi mansione per non pesare completamente sulla pensione di una madre. E poi le amicizie, gli innamoramenti, gli sconforti: il tutto scritto in maniera ineccepibile da Presta, con quei suoi tocchi di ironia, con le battute fulminanti, mai fuori posto e che colpiscono nel segno.
Una gran bella lettura, uno spaccato della condizione odierna della generazione dei trentenni, che fa sì sorridere, ogni tanto, ma se leggi bene tra le righe, commuove.
“Mi guardo intorno mentre passeggio e mi domando quante delle persone che mi passano accanto sono contente della vita che conducono. La disoccupazione rende filosofi (difatti non s’è mai conosciuto un filosofo che lavorasse).”
La ricerca del futuro in mezzo a tanta incertezza, ma anche la capacità di cogliere attimi, di fare scelte, di provare sentimenti, di sbagliare e di riprovare. Percorrere tante strade per cercare di trovare la propria. Lettura molto piacevole.
“…Tanti sono disoccupati, tanti s’arrangiano come possono, tanti si separano, soffrono, tanti si sbranano o si danno per vinti. Siamo qui, tutti quanti, a fare numero.”
Recensione di Lauretta Chiarini
L’ALLEGORIA DEGLI ANGOLI Marco Presta
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