L’ALTRA CASA, di Simona Vinci (Einaudi – novembre 2021)
” Ricordò le infinite volte in cui la sua mano, come adesso, aveva cercato sui muri, i pavimenti e gli infissi quel battito costante e tranquillo, quel calore che nessuna altra casa le aveva mai più manifestato. Diede un piccolo colpo al muro con la mano aperta, quindi avvicinò l’orecchio nello stesso punto, e lo udi`.”
Per tutti c’è sempre un’ altra casa,in un altro tempo, in un altro luogo, in un’ altra vita.
Per Giuseppina Pasqua l’altra casa era quella che aveva acquistato con i suoi soldi, guadagnati calcando i palcoscenici di mezza Europa come famoso contralto; quella casa persa per i debiti di gioco del marito e mai più ricomprata.
Per Ursula l’altra casa è la carriera di pianista, e forse anche di cantante lirica, che avrebbe potuto avere se la sua infanzia non fosse stata segnata dall’abbandono e dalla violenza.
Per Maura invece l’altra casa è quella che avrebbe potuto avere se il suo amante non fosse stato sposato, e se lei non avesse perso il bambino che aspettava da lui.
Queste tre donne dimoreranno in tempi (forse) diversi a Villa Giacomelli, a Budrio, una casa dall’anima vegetale e a cui le anime di tutti quelli che nei secoli l’hanno abitata hanno dato una forza speciale, l’hanno animata, appunto, e la casa è divenuta una porta per altre dimensioni.
Non dico di più sulla trama del libro ma ci tengo a dire che è bellissimo, un romanzo misterioso ed esoterico, che “rivela ma non spiega”, come la letteratura; in cui i fantasmi veri entrano in risonanza con i fantasmi dell’inconscio; in cui le case, e quanto è vero anche nella realtà, non vogliono essere abbandonate, e piangono, cigolano, non trovano pace, e cercano in ogni modo di non lasciarci andare, o di vendicarsi del nostro abbandono.
Sono di parte perché mi piace tantissimo Simona Vinci, ma davvero consiglio caldamente la lettura di questo libro perché è davvero bello, coraggioso, elegante, fuori dal tempo.
“Forse, in questa casa non puoi trovare quello che cerchi, ma solo ciò che sta cercando te.”
Recensione di Azzurra Carletti
L’ALTRA CASA Simona Vinci
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