L’AMANTE A MILLE CHILOMETRI Angelo Frattini

L'AMANTE A MILLE CHILOMETRI Angelo Frattini

L’AMANTE A MILLE CHILOMETRI Angelo Frattini (Bietti)

 

 

Sono lieta di presentarvi una chicca, un romanzo di poche pagine, gioiellino di elegante e raffinato umorismo, da gustare con particolare piacere.

Mi è stato regalato nella mia lontana gioventù da una persona intelligente, arguta, vivace ed estremamente colta. Che bel ricordo!
Ero, ai tempi, una giovincella sommamente curiosa che intraprendeva i primi passi nel mondo del lavoro, piena di sogni per la maggior parte fatti a occhi aperti e capace di buttarsi in certe situazioni senza pensarci due volte. E capitava, cosi,  di scottarmi di brutto.

Il donatore di questo delizioso romanzo credeva nelle mie capacità e ammirava questi sogni ingenuamente scapestrati tanto che, nei momenti di quell’inevitabile sconforto giovanile e in quei altrettanti ineluttabili fallimenti, mi sosteneva dicendo che la vita bisogna affrontarla con una buona dose d’ironia e umorismo poiché questi permettono di alimentare il piacere nonostante le  avversità della vita, anche quelle dannatamente inesorabili; chi non ha senso dell’umorismo, ripeteva, appare rigido, inflessibile, inibito, represso, poco autentico e nel complesso non proprio simpatico e tutto ciò non giova per andare avanti in questa vita reale dove la compressione degli altri non oltrepassa i limiti umani.  Una buona dose di sano umorismo crea empatia necessaria per continuare la sociale esistenza, a meno che non si decida di diventare un eremita tibetano. “Vuoi o non vuoi si ha bisogno degli altri”. Quindi, continuava,  “rinasci dalle ceneri con un sorriso, ribalta le situazioni in tuo favore”.

 

 

–  Che grande personaggio, me ne rendo conto solo ora che mi sono congedata da un pezzo dall’età dell’incoscienza –
Ragion per cui, per alimentare il mio senso d’umorismo celato dalla coltre adolescenziale,  mi ha donato con un solare sorriso ironico il libro di A. Frattini che ho apprezzato sinceramente ora, a distanza di 30 anni e passa, più che allora.

C’è sempre tempo: l’ironia l’umorismo e l’intelligenza non hanno scadenze. Dico io.
Il presente romanzo appartiene al genere umoristico squisitamente elegante e garbato, argutamente comico e lievemente caustico, capace di divertire senza volgarità ma con intelligenza. Tradotto in numerose lingue, il libro racconta la storia di due innamorati il cui amore resiste tenacemente nel tempo, purché lui viva a mille chilometri da lei. Situazioni paradossali e bizzarre che divertono e tengono viva l’attenzione del lettore fino alla fine.

 

 

Mi sono fatta delle sincere risate con i Mordeglia, famiglia medio borghese della Milano anni ’50: la signora, ops, professoressa Savina, il di lei marito Leopoldo, le figlie Cecilia (ingenua fanciulla dall’aspetto da figlia di Sacro Cuore) e Maria Ada, detta Madò.

Quest’ultima la nostra amabile protagonista, donna spartana e moderna che sfida l’arido gioco delle consuetudini e convenzioni sociali diventando l’amante di Ilio, giovane educato e affidabile.

In questo scenario familiare non bisogna dimenticare la zia Ebe, infagottata come un sarcofago, la cameriera Nunzia e la cuoca Ringranziata, nonché una cerchia di personaggi che con l’arguta e burlesca descrizione del Frattini rasentano il ridicolo.
Una storia vintage ma senza tempo che vuole offre ai/alle lettori/lettrici autentico sollievo e valido antidoto contro ogni genere di fastidi, guai e preoccupazioni.

Per ultimo. Al lettore nuovo farà piacere apprendere che Ada Negri, la grande poetessa, a proposito di questo romanzo, disse “È un libro vivissimo, pieno di mordente, bizzarro, ultrà”

Dedicato a tutte le donne libere, nuove, che vogliano badare a se stesse all’infuori di ogni soggezione morale e materiale, familiare e sociale

Buona lettura

 

Recensione di Patrizia Zara

L’AMANTE A MILLE CHILOMETRI Angelo Frattini

 

 

 

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