L’ANGELO DI COPPI, di Ugo Riccarelli
Dieci racconti, a metà strada tra realtà e fantasia, che hanno per protagonisti altrettanti personaggi legati, in modi diversi, al mondo dello sport: da Coppi che cerca di scoprire se il ragazzino che lo ha superato in sella a un vecchio catorcio esista davvero o sia solo un sogno, al giornalista che cerca di scoprire il segreto dell’invincibilità del Grande Torino, alla meteora di Guy Moll, talento dell’automobilismo rimasto ignoto ai più, fino al genuino divertimento di Pasolini quando giocava a calcio con una squadra di ragazzini.
Riccarelli narra imprese, gloria e miserie di personaggi che assumono nei suoi racconti la statura dei personaggi dell’epica, che diventano paradigma delle passioni umane, dei sogni, delle ossessioni, della continua ricerca di grandezza e della costante paura di perdere, e che, in ultimo, assumono l’aspetto figure ammantate di leggenda e lontane nel tempo, ormai più miti che figure storiche.
Nel dipingere ognuno di questi quadretti, Riccarelli fa ricorso a tutta la gamma di emozioni che è in grado di suscitare con la sua splendida prosa, asciutta e coinvolgente: il lettore percepisce l’orgoglio ferito e la dignità dei giocatori della Dinamo Kiev, colpevoli di aver sconfitto la squadra messa in campo dai Nazisti, la serena determinazione di Zatopek, costretto a rinunciare all’attività agonistica per la sua opposizione al regime, la tenerezza e l’allegria suscitate dalla figura di Garrincha, asso del pallone con le gambe storte, la rabbia di Johnson, pugile dallo stile elegantissimo, ma dalla pelle “del colore sbagliato”.
Insieme a questi campione il lettore soffre, spera, esulta, trema, ottenendo da ogni racconto un’esperienza di vita, un’occasione di riflessione, in una raccolta che consiglio a chi voglia nutrire cuore e mente con un’ottima lettura.
Recensione di Valentina Leoni
Titolo presente anche nella nostra Rassegna Mensile di Luglio 2019
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