L’ASSAGGIATRICE, di Giuseppina Torregrossa (Rubbettino)
Il libro d’esordio di Giuseppina Torregrossa (edito nel 2007) esprime, in un’esplosione di sensi, di profumi, di sapori e di forti percezioni corporee, il binomio cucina-sesso attraverso la storia della sua protagonista.
Anciluzza è una bella quarantenne sposata con un ingegnere comunale, Gaetano, un tipo insignificante che un bel giorno scompare nel nulla lasciandola sola con due figlie piccole ma già abbastanza problematiche. Non si sa che fine abbia fatto il marito e visto l’ambito in cui lavorava, quello degli appalti, si pensa subito al peggio.
Dopo un periodo di sconforto Anciluzza, aiutata dalla sorella Fifidda che è un architetto, per far fronte alle spese e ai debiti decide di ristrutturare un magazzino del padre che si trova nella località turistica di Strafalcello.
Nasce così “Odori e sapori” una putìa, una bottega di prodotti tipici del territorio, polo di attrazione per i turisti. Insieme al cibo così fragrante e prelibato che Anciluzza cucinerà da brava cuoca qual è, ecco che rinasce in lei il desiderio di cose perdute e mai provate e la sua voglia di essere donna, desiderabile e irresistibile.
Insieme al cibo, nel retrobottega della sua rivendita, Anciluzza conoscerà con naturalezza e sincerità, tutti quei sapori sconosciuti che al suo corpo erano stati negati, ritrovando sicurezza e vitalità, affrancandosi da una vita monotona e piatta e recuperando un’intensa energia positiva utile a proiettarla verso un nuovo futuro.
Singolare la struttura del libro che si avvale, all’inizio di ogni capitolo, di una appetitosa ricetta che sarà elaborata dalla protagonista immediatamente dopo. Leggero, gradevole, scorrevolissimo, il libro ricrea in pieno l’atmosfera dell’estate siciliana battuta dallo scirocco bollente, intrisa dei profumi imperdibili della natura e di ciò che essa offre all’uomo per essere trasformata in cibo o in pura sensualità.
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