LE CITTÀ E LE SUE MURA INCERTE, di Murakami Haruki (Einaudi – ottobre 2024)
Più o meno ai due terzi dell’ultimo romanzo di Murakami c’è un punto in cui il narratore racconta di non riuscire a proseguire nella lettura del libro che sta leggendo perché – dice – non riesce a concentrarsi. La donna che ha invitato a cena ha accettato l’invito e lui non riesce a smettere di pensarci.
«Per me questo aveva un significato importante? Oppure era solo un episodio secondario e banale, senza alcun rapporto con il corso principale della storia? Esisteva intorno a me qualcosa come “il corso principale della storia?”».
Così è questo corposo racconto sospeso fra sogno e realtà, verità e immaginazione: uno sviluppo di sottotrame, un insieme di svolte e deviazioni, episodi secondari che si allontanano dal corso principale della storia.
Una storia fatta di amori non realizzati e di fughe verso una immaginaria città, di alte mura sorvegliate da un temibile Guardiano e di una biblioteca che tanto sarebbe piaciuta a Borges: un luogo in cui il Lettore siede a leggere vecchi sogni.
Un posto speciale, un posto che accetta i cuori perduti.
Un fitto reticolo di stradine e viali, svolte e viuzze, un tessuto urbano in cui l’unica cosa che valga la pena di fare è perdersi.
Murakami Haruki
“La città e le sue mura incerte”
Traduzione di Antonietta Pastore
Einaudi
Recensione di Valerio Scarcia
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