LE CITTÀ INVISIBILI, di Italo Calvino
Finito un altro capolavoro di Calvino. Ogni volta una scoperta, una meraviglia. Anche questo suo libro mi ha lasciato senza parole, è semplicemente geniale.
“Le città invisibili”: 55 città immaginarie descritte con la leggerezza di cui Calvino è il maestro. 55 città tutte con un nome femminile enigmatico e misterioso come solo le donne sanno esserlo.
Fanno da cornice due personaggi che dialogano tra loro: Kublai Kan, imperatore dei mongoli, e Marco Polo leggendario esploratore.
L’imperatore è colui che ascolta i resoconti del viaggiatore e lo ascolta quasi intimidito, i suoi punti di riferimento messi sempre in discussione. Cerca sempre una scorciatoia, una via di fuga, una strada più semplice per evitare che il suo impero crolli, e Marco Polo gli mostra la strada attraverso i suoi viaggi. Gli dice chiaramente che bisogna guardare il tutto, allargare lo sguardo, non soffermarsi sulla singola pietra che sostiene il ponte ma contemplare la linea dell’arco che tutte le pietre formano.
“Perché mi parli delle pietre? È solo dell’arco che m’importa”
Polo risponde: “Senza pietre non c’è arco”.
Kublai Kan il lettore, Marco Polo è Calvino che ci insegna ad allargare la nostra visione.
È un testo astratto, magico, artistico. Ogni città è un esercizio di meditazione, ogni città è una poesia, ogni città è la rappresentazione di esperienze di vita: scoperte, sogni, malintesi, relazioni, suggestioni.
Tanti i temi che vi ho scorto: la memoria, il sogno, la concezione del tempo, il doppio, e soprattutto le relazioni umane perché in fondo la città è una ragnatela di rapporti intricati tra uomini, spazi, cose che cercano una forma.
“Le città sono un insieme di tante cose: di memoria, di desideri, di segni d’un linguaggio; le città sono luoghi di scambio, ma gli scambi non sono soltanto scambi di merci, sono scambi di parole, di desideri, di ricordi”, quello che forse le città di oggi non sono più…
“Le città invisibili” sono un sogno che nasce dal cuore delle città invivibili.
La mia città invisibile? Forse la devo ancora sognare…
Buona lettura!
Recensione di Cristina Costa
LE CITTÀ INVISIBILI Italo Calvino
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