LE CROCI IN PIAZZA Fulvia Cipriani

Una telefonata quasi surreale scuote la quotidianità di Camilla, donna fiorentina da anni stabilita ad Arles: nella casa da tempo abbandonata di nonna Rosina, nel paese di Raddino, sarebbe stato trovato il suo cadavere con il cranio sfondato! Si tratta ovviamente di un malinteso, di una donna che le somiglia per il colore dei capelli, ma Camilla deve comunque recarsi dai Carabinieri per sbrigare alcune formalità a riguardo.

Il ritorno in quel luogo legato ai ricordi più belli della sua infanzia/adolescenza e allo stesso tempo a qualcosa di terribilmente doloroso costringerà Camilla a interfacciarsi con i fratelli da cui aveva preso le distanze e con le vecchie amicizie e a fare i conti con il passato suo e della sua famiglia… e a cercare di capire chi sia quella povera vittima e perché sia stata ritrovata proprio in quella casa.

Questo debutto di Fulvia Cipriani ha in sè tanti elementi apprezzabili: c’è sicuramente il giallo ma anche il romanzo storico e per certi versi anche quello di formazione; non meno importante la piccola saga familiare legata alla dimensione della protagonista, una storia imprenditoriale che affonda le radici negli anni del boom economico passando per gli anni grigi di tangentopoli. Particolarmente felice, infine, la prosa in prima persona alternata alle pagine del diario della migliore amica della protagonista e ai flashback dell’infanzia con nonna Rosina, tante tessere che insieme formano il complesso ma affascinante mosaico di questo romanzo, un’opera prima davvero promettente e di grande interesse, un romanzo da cui difficilmente riuscirete a staccarvi una volta iniziato e che con molta probabilità vi dispiacerà di finire