LE FATE DI RUVEN Chiara Taormina

LE FATE DI RUVEN, di Chiara Taormina (Il Ciliegio – aprile 2024)

 

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Serena è una bambina vispa e intelligente, che ama sognare. Una sera, nel giardino di casa sua, una luce splende più forte tra le lucciole è la fata Diana, esule dal proprio regno per l’incantesimo di una maga cattiva. Il testo parte fin da subito come un grande viaggio magico. Sullo sfondo una forte amicizia “alternativa” tra un essere umano e la regina delle fate. Una dimensione onirica, creata dall’autrice, che vede alberi e animali parlanti e in movimento. Nel mondo creato dalla Taormina, esistono unicorni variopinti e folletti dispettosi. A colorare lo scenario di sfumature variopinte, le dolcissime fatine del regno Ruven e non solo.

Il libro richiama una trama classica dove un minaccioso antagonista si antepone alle forze del bene: qui solo un personaggio valoroso può sovvertire le sorti di un regno perduto. Tuttavia, nonostante la classicità dell’intreccio, l’autrice crea atmosfere piacevoli e surreali, regalando al lettore l’ebbrezza di un’avventura magica da condividere con i più piccoli.  Sono molteplici i messaggi che Taormina, attraverso il suo testo regala al pubblico adulto e infante. Primi fra tutti il valore dell’amicizia, il valore dell’eroe, l’altruismo verso il prossimo, ma soprattutto il rispetto per l’ambiente, tematica mai scontata e di grande contemporaneità.

 

 

Ogni personaggio sembra costruito a dovere: vi troveremo infatti la protagonista umana Serena, incapace di voltarsi dall’altra parte dinanzi ad un problema, e la protagonista magica, la fatina Diana spodestata dal suo regno e mandata in esilio nel mondo umano. Accanto a loro si susseguiranno diversi personaggi: l’unicorno Persi, i folletti George e Leures, le fatine Evisy, Dally e Alibe, Merlin il capo dei salici parlanti la farfaspera Gelly e la lumachina Clio. Personaggi ben costruiti, messi in fila a regalare una serie di assistenti alla volta di una missione magica, dove il fine ultimo è liberare il regno di Ruven. A fare da antagonista la strega Magda, con il suo sogno di conquistare tutti i regni fatati e rendere prigionieri i suoi abitanti. Un testo, di fatti, che accompagna i più piccoli in un mondo magico, senza dimenticare l’aspetto valoriale che un libro destinato ad un pubblico giovanissimo, necessita di avere.

Un set di riflessioni importanti, un libro dove si alternano momenti dove sognare e riflettere non si escludono a vicenda. Un viaggio all’interno di un mondo dove anche i lettori più adulti possono ritrovare la loro dimensione bambina. Il testo è scritto con un linguaggio semplice e scorrevole, adatto ai bambini dai nove anni a salire. Molte le immagini coloratissime, a corredo di un libro unico nel suo genere.

Recensione di Lisa Di Giovanni

 

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