IL PASSAPAROLA DEI LIBRI, in occasione della manifestazione “Pisa Book Festival” ha intervistato Alberto Bonfirraro direttore marketing di “Bonfirraro Editore”
– Presentatevi ai nostri lettori. Come nasce la vostra casa editrice e a che tipo di lettori si rivolge?
La Casa Editrice nasce nel 1986 dalla passione di un giovane intraprendente, Salvo Bonfirraro. Siamo a Barrafranca, nel cuore della Sicilia, e inizialmente la Casa si occupa di guide turistiche sui siti archeologici della villa romana del Casale e di Morgantina, che in quel periodo erano sconosciuti alla maggioranza dei turisti.
Nel corso degli anni cresce la notorietà dei siti e cresce anche la Casa che cambia la propria sigla editoriale, trasformandosi da sigla anonima a sigla con una identità propria, Bonfirraro appunto. Cambia inoltre la linea editoriale e dalle guide turistiche si passa alla poesia e alla narrativa. Una narrativa basata su storie vere, romanzi e saggi storici, anche su temi che non si sono mai rivelati, come la storia del Regno delle due Sicilie o il mistero della tomba di Federico II o ancora Lucrezia Borgia.
Si passa poi alla saggistica di attualità con titoli come “Il partito dei magistrati” di Mauro Mellini ex onorevole, fondatore del partito radicale con Marco Pannella, uscito recentemente con un nuovo libro “C’era una volta Montecitorio”.
– Novità in arrivo per il prossimo anno?
– Qual è il titolo, l’autore oppure il progetto editoriale al quale siete più affezionati e perché?
Su questo punto è difficile dare una risposta specifica; infatti siamo affezionati a ogni autore, a ogni titolo, e ci impegniamo a fondo allo stesso modo.
– In Italia si legge poco, così dicono le statistiche. Secondo voi è vero e perché e cosa si poterebbe fare per invertire la tendenza?
Per diffondere il più possibile la passione per la lettura bisogna passare attraverso le scuole: dobbiamo investire sui giovani, è con loro che possiamo invertire la tendenza e far sì che il nostro Paese possa classificarsi in ambito internazionale a un buon livello di lettura.
– Consigliate uno dei vostri titoli e diteci il perché?
“C ‘era una volta Montecitorio” di Mauro Mellini: un diario su quello che è accaduto in Parlamento e che ora non c’è più. Ma anche “Il mistero della tomba di Federico II”: un thriller storico che sta avendo un grande riscontro di pubblico. Altro titolo interessante è “In viaggio con Benjiamin verso la sperdutezza”, di Martin Volpenka, l’autore che ha inaugurato la linea di narrativa straniera .
– Qual è il vostro rapporto con i social, con quale strategia li usate e se ne traete dei vantaggi ?
È uno strumento con delle potenzialità interessanti per comunicare con i lettori e far conoscere i nostri titoli. La nostra intenzione è di impegnarsi maggiormente in futuro su questo piano; infatti i social per dare risposte positive richiedono una gestione attiva e costante.
redazione@unlibrotiralaltroovveroilpassaparoladeilibri.it
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