IL PASSAPAROLA DEI LIBRI HA INTERVISTATO Alice Rifelli di Edicola Ediciones
– Presentatevi ai nostri lettori. Come nasce la vostra casa editrice, come si è sviluppata e quali sono gli eventuali piani per il futuro?
Edicola nasce in Cile, dove Paolo Primavera viveva già da alcuni anni e dove, prima dell’arrivo degli ebook, faticava a trovare libri in italiano. Nasce quindi dalla fame di libri di un lettore migrante e si sviluppa attorno al desiderio di trovare storie a cui vale la pena far superare un confine, geografico e culturale.
Nel 2015 apre la sede italiana, a Ortona, in Abruzzo, grazie alla quale Edicola pubblica un’accurata selezione di autori cileni e italiani. A maggio 2019 viene inaugurata ñ, una nuova collana dedicata all’esplorazione di nuovi territori letterari di lingua spagnola. Un viaggio iniziato dalla Colombia, con la pubblicazione del romanzo Criacuervo, dello scrittore Orlando Echeverri Benedetti, a cui seguirà la raccolta di racconti di un’altra scrittrice colombiana, María Ospina.
– A che tipo di lettori si rivolge?
Al tiro, la collana che ospita, tra gli altri, Nona Fernández, Alejandra Costamagna, María José Ferrada e Francisco Ovando, Juan Pablo Roncone e che si contraddistingue per il piccolo formato e le bellissime illustrazioni di copertina di Hernán Chavar, ha subito conquistato un pubblico giovane ed esigente. Con la collana dedicata ai libri illustrati, dove abbiamo pubblicato Gli anni di Allende, la prosa poetica del Premio Nobel Gabriela Mistral, A sud dell’Alameda, neo vincitore del Premio Andersen, e l’Alfabeto illustrato ci rivolgiamo principalmente alle famiglie e ai loro componenti di tutte le età. Il catalogo di Edicola è vario e ha diversi punti di accesso: ogni volta che aggiungiamo un pezzo al mosaico, immaginiamo di rivolgerci a un lettore-esploratore, curioso e sensibile a diverse forme narrative.
– Qual è il titolo, l’autore oppure il progetto editoriale al quale siete più affezionati e perché?
Quello che deve ancora arrivare, quello che dobbiamo ancora iniziare a immaginare…
– In Italia si legge poco, così dicono le statistiche. Secondo voi è vero e perché e cosa si poterebbe fare per invertire la tendenza?
Fare libri, che significa – tra le altre cose – frequentare fiere del libro, librerie, biblioteche, gruppi e circoli di lettura, rischia a volte di offrire una visione positivamente distorta della realtà. Ovvero, le persone con cui condividiamo molti momenti delle nostre vite sono lettori, e anche belli forti, per fortuna! Poi però è sufficiente salire su un treno, o passare un pomeriggio in spiaggia, per rendersi conto che le persone che leggono sono molto meno di quelle che non leggono. Soluzioni facili per invertire questa tendenza ovviamente non ne abbiamo, ma ci impegniamo ogni giorno per pubblicare un numero sostenibile di titoli, per collaborare con le librerie indipendenti, vero presidio culturale dei nostri territori, e per proporre a scuole e biblioteche progetti che avvicinino bambini e ragazzi al fascino delle storie e della lettura.
– Cosa ne pensate delle vendite online che stanno sempre più prendendo il posto delle librerie tradizionali?
Acquistare online fa ormai parte delle nostre vite, non si tratta più di un fenomeno passeggero o da guardare con sospetto, ma di un’abitudine con cui imparare a convivere ma che va, prima di tutto, regolamentata e disciplinata attraverso la legge in materia di sconti, tassazione e tutela del lavoro.
– Qual è il vostro rapporto con i social, con quale strategia li usate e se ne traete dei vantaggi ?
Siamo attivi su Facebook, Instagram e Twitter: dalle nostre pagine social comunichiamo le nostre novità editoriali e gli appuntamenti con i nostri autori, e condividiamo le recensioni più interessanti riservate ai nostri titoli, insieme ai contenuti che ci sembrano più interessanti per i nostri lettori. Cerchiamo di farlo nel modo più umano e autentico possibile, puntando soprattutto a costruire interazione e dialogo, evitando di cadere in quella sensazione di finta confidenza che talvolta si incontra online. Quando possibile, ci piace pensare che l’incontro sui social sia un prezioso preludio a quello nel mondo reale.
redazione@unlibrotiralaltroovveroilpassaparoladeilibri.it
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