IL PASSAPAROLA DEI LIBRI HA INTERVISTATO Claudio Martino e Roberta Marra di Edizioni Esperidi
– Presentatevi ai nostri lettori. Come nasce la vostra casa editrice, come si è sviluppata e quali sono gli eventuali piani per il futuro?
La nascita di Edizioni Esperidi è abbastanza singolare. Il desiderio di realizzare una collana dedicata ad argomenti quali arte, storia, paesaggio, territorio, ha spinto me, Claudio Martino, e mia moglie Roberta Marra, archeologi di professione, a proporre tale progetto editoriale (e le proprie competenze) ad alcune case editrici salentine. La cosa però non è andata in porto e così abbiamo fondato una casa editrice, (utilizzando il nome della ditta di lavori relativi all’archeologia) e contestualmente la rivista “Kunstwollen”, coinvolgendo, nella stesura dei testi, esperti del settore con una caratteristica comune: giovani studiosi. L’“esperimento” riesce, ed Edizioni Esperidi pubblica anche altri libri oltre alla collana. Attualmente abbiamo superato i 300 titoli in catalogo. Piani per il futuro? Implementare la produzione di cataloghi d’arte e di mostre, un ambito in cui crediamo molto.
– A che tipo di lettori si rivolge?
Esperidi si rivolge soprattutto al lettore curioso e desideroso di conoscere il territorio: per questo sono moltissimi i volumi che si occupano di architettura, arte, storia, archeologia. Cerchiamo di rispondere anche ai bisogni dei lettori amanti della narrativa pubblicando romanzi e storie interessanti e mai banali. Una fetta della nostra produzione libraria si rivolge anche ai piccoli lettori.
– Qual è il titolo, l’autore oppure il progetto editoriale al quale siete più affezionati e perché?
I libri sono come i figli, pezzi di cuore… tutti uguali (o quasi!). Partiamo dal presupposto che tra i nostri interessi c’è l’arte contemporanea e soprattutto amiamo scoprire nuovi artisti, e sono diversi i cataloghi di mostre che pubblichiamo. Preferiamo pertanto parlare del progetto editoriale a cui teniamo maggiormente. infatti, la collana a cui siamo più affezionati è “Traffici d’artista”, di cui in primavera uscirà il quinto volume (“Storyboard” di Damiano Azizzia): si tratta di piccoli libri d’artista, in b/n, in cui appunto artisti (scelti dalla casa editrice) mostrano i loro lavori. Tiratura limitata e inserzione a colori fatta a mano dall’artista completano il tutto, dando originalità ed unicità ad ogni singolo libro di questa collana.
– In Italia si legge poco, così dicono le statistiche. Secondo voi è vero e perché e cosa si poterebbe fare per invertire la tendenza?
Siamo una casa editrice di piccole/medie dimensioni, è vero, ma in proposito abbiamo una nostra idea: ci siamo sempre chiesti infatti, in riferimento a cosa e a quale periodo si afferma che si legge poco? Crediamo che la lettura sia un’attività che viene promossa abbastanza nelle scuole e nelle famiglie, primi centri “propulsori”, ma siamo ben coscienti che attività cosiddette “alternative” esistano e vadano crescendo. L’amore per la lettura non si insegna, nasce da sé. Ma come tutte le cose che nascono e crescono, c’è bisogno che qualcuno prima pianti un seme e poi che ne abbia cura. Dubitiamo che si possa invertire la tendenza poiché, come detto, le “attività” alternative esistono e ce ne saranno sempre di nuove. Ma siamo altrettanto certi che la lettura rimarrà un momento di svago, riflessione, approfondimento.
– Cosa ne pensate delle vendite online che stanno sempre più prendendo il posto delle librerie tradizionali?
Questo è un punto dolente. Crediamo che il libro vada comperato in libreria così come tutti quei prodotti che devono essere toccati e sulla cui scelta è bello consultarsi con il venditore/libraio. Ma anche qui, crediamo che la tendenza sia ormai quella, soprattutto con l’avvento della pandemia poi…
– Qual è il vostro rapporto con i social, con quale strategia li usate e se ne traete dei vantaggi?
Claudio e Roberta non posteranno mai una foto dei loro figli o una spaghettata con gli amici, ma Edizioni Esperidi possiede pagine social (Fb, Tw, Insta, Linkedin) e, da poco, un canale Telegram. I social sono la nuova agorà, un gigantesco megafono, un’opportunità che utilizziamo per divulgare le nuove uscite e gli incontri di presentazione (che ci mancano tanto!), comunicare le rassegne stampa e avere un contatto diretto con migliaia di persone. I social (come i quotidiani e i giornali online) sono ormai fondamentali: li usiamo quotidianamente e il vantaggio immediato è proprio quello di “esserci” ma rimaniamo dell’opinione che poi sono i libri che fanno la differenza, è con loro che Esperidi esiste ed è attraverso i lettori che i libri “respirano” e camminano.
redazione@unlibrotiralaltroovveroilpassaparoladeilibri.it
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