IL PASSAPAROLA DEI LIBRI HA INTERVISTATO Adriana Baldini della Libreria Abbraccio alla Vita – Bisceglie (BT)
Parlateci di voi. Chi siete e quando nasce la vostra attività?
Siamo la prima libreria per bambini e ragazzi della città, specializzata nella diffusione degli albi illustrati. Siamo nati quattro anni fa, precisamente il 4 dicembre. La nostra non è una comune libreria per bambini e ragazzi: all’interno ci si possono trovare giochi in legno e montessoriani per tutte le età, accessori per la prima infanzia, fasce portabebè e marsupi.
Inoltre ci sono anche libri per adulti, che occupano una parte minore della libreria e libri per la salute e il benessere del corpo e della mente.
Che tipo di lettori frequenta la vostra libreria?
Per la nostra libreria girano sicuramente insegnanti, operatori sociali, genitori con bambini e poi ragazzi.
Lettori si nasce o si diventa?
Lettori si diventa se si hanno dei buoni modelli o delle librerie in città con una ricca scelta di libri belli.
Essere librai nel 2020: che cosa è cambiato nel mestiere del libraio e nel ruolo del lettore, negli ultimi anni?
Bisogna solo crederci un po’ più di prima, è una lotta continua agli ipermercati del web che spacciano libri come fossero merci qualsiasi. I libri hanno un valore aggiunto che nessun sito web può sminuire. Noi combattiamo per conservarne la purezza e la bellezza.
Lettura e reti sociali: che cosa ne pensate di questo binomio? Si può essere “social” continuando a essere lettori? Quanto e come siete presenti sulle reti sociali e che impatto hanno queste sulla vostra attività?
Siamo presenti sui social per far conoscere promozioni e nuovi arrivi, per promuovere la lettura per tutte le fasce d’età.
Nel nostro gruppo ci sono titoli che ormai hanno raggiunto lo stato di “libri di culto” o veri e propri tormentoni, come Cambiare l’acqua ai fiori o I leoni di Sicilia, non sempre a causa della loro qualità artistica ma grazie, soprattutto, a un passaparola costante sulle reti sociali: quali sono i titoli il cui successo vi ha maggiormente stupito e che idea vi siete fatti del motivo di questo successo?
Mi sorprende la diffusione e la lettura dei gialli che si sono moltiplicati negli ultimi anni; forse la gente ha bisogno di leggere qualcosa di vicino alla quotidianità e ha perso un po’ il senso dell’illusione.
Qual è il titolo che, secondo voi, diventerà il prossimo “tormentone”?
Non sarei sincera nella risposta perché amo talmente tutta la letteratura per bambini e ragazzi che vorrei che tutti leggessero quanto c’è di meraviglioso dietro gli albi illustrati.
In molti, sul nostro gruppo, si lamentano del fatto che è diventato molto difficile invogliare alle lettura i giovanissimi: in base alla vostra esperienza è vero che i ragazzi leggono sempre di meno? Esiste una strategia che scrittori, librerie, case editrici o chiunque abbia a che fare con giovani lettori potrebbe utilizzare per interessarli di più?
Gli albi illustrati sono un’arma potentissima contro i non-lettori perché li obbligano a porsi delle domande legate al testo, alle immagini, al rapporto tra l’uno e l’altra. Insomma possono essere un ottimo modo per invogliare i piccoli lettori.
Come vi ponete nei confronti della lettura digitale? La considerate una risorsa o una minaccia per la vostra attività e per il futuro dell’editoria?
Non credo sia una minaccia semplicemente perché la gente continua a preferire il cartaceo.
Consigliate tre libri, secondo voi imperdibili, ai nostri lettori, motivandone la scelta.
“Gli altri” edito da Topipittori perché sposta il punto di vista egocentrico e ne sviluppa uno di comunità;
Tutti i libri di Aidan Chambers perché tocca tutti i punti dolorosi legati all’adolescenza;
Sicuramente i fumetti di Zerocalcare, in particolare “Kobane calling” perché la sua mente geniale è in grado di ipnotizzare qualsiasi lettore.
redazione@unlibrotiralaltroovveroilpassaparoladeilibri.it
Commenta per primo