IL PASSAPAROLA DEI LIBRI ha intervistato Nicola Roggero della libreria “Angolo Manzoni” Torino
Parlateci di voi. Chi siete e quando nasce la vostra attività?
Libreria indipendente in tutto e per tutti. Specializzata in arte e fotografia, libri nuovi fuori catalogo in offerta tutto l’anno.
Libreria di proposta con scelte che condividiamo da anni con la clientela, letture consigliate. Ci piace ascoltare le persone che ci frequentano.
Libreria nata nel 1985, rilevata l’ 1/1/2000 in occasione del millenium bug…
Che tipo di lettori frequenta la vostra libreria?
Chi ha bisogno di scegliere per davvero un libro…
Lettori si nasce o si diventa?
Si diventa.
Essere librai nel 2019: che cosa è cambiato nel mestiere del libraio e nel ruolo del lettore, negli ultimi anni?
Vuol dire essere dei folli. Il libraio, in inglese, è tradotto book-seller, cioè colui che fa delle scelte… Proviamo, nonostante tutto a fare delle scelte.
Il ruolo del lettore dovrebbe essere più consapevole, ma i lettori veri lo sono.
Lettura e reti sociali: che cosa ne pensate di questo binomio? Si può essere “social” continuando a essere lettori? Quanto e come siete presenti sulle reti sociali e che impatto hanno queste sulla vostra attività?
Assolutamente credo sia una grande opportunità per CONDIVIDERE… I social sono uno strumento e come tale vanno usati. Siamo presenti con due pagine Facebook e due pagine Instagram, due per la libreria e due per le fotografie d’autore che vendiamo,
Nel nostro gruppo ci sono titoli che ormai hanno raggiunto lo stato di “libri di culto” o veri e propri tormentoni, come Il caso di Harry Quebert o la Saga dei Cazalet, non sempre a causa della loro qualità artistica ma grazie, soprattutto, a un passaparola costante sulle reti sociali: quali sono i titoli il cui successo vi ha maggiormente stupito e che idea vi siete fatti del motivo di questo successo?
Negli ultimi anni L’leganza del riccio, il Cacciatore di aquiloni… Il passaparola è fondamentale per la durata del successo di un titolo, molto di più rispetto alle massicce campagne pubblicitarie fatte sul nulla. E’ fondamentale che il successo lo decreti il mercato, non chi lo gestisce dall’alto.
Sulla qualità non giudico.
Qual è il titolo che, secondo voi, diventerà il prossimo “tormentone”?
Non lo definirei un tormentone, ma un buon libro lanciato nel modo giusto, coinvolgendo i librai ancor prima della sua uscita, I leoni di Sicilia di Stefania Auci, un buon romanzo, scritto bene e accattivante
In molti, sul nostro gruppo, si lamentano del fatto che è diventato molto difficile invogliare alle lettura i giovanissimi: in base alla vostra esperienza è vero che i ragazzi leggono sempre di meno? Esiste una strategia che scrittori, librerie, case editrici o chiunque abbia a che fare con giovani lettori potrebbe utilizzare per interessarli di più?
Insegnargli a scegliere da soli, fargli prendere delle cantonate, magari un libro pessimo… aiuta a far in modo di sapere cosa non leggere più
Come vi ponete nei confronti della lettura digitale? La considerate una risorsa o una minaccia per la vostra attività e per il futuro dell’editoria?
Un’alternativa
Consigliate un libro, secondo voi imperdibile, ai nostri lettori.
L’ultimo scalo del Tramp Steamer di Alvaro Mutis
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