LE INTERVISTE DEL PASSAPAROLA DEI LIBRI – Libreria BookStorie Roma

Libreria BookStorie Roma

IL PASSAPAROLA DEI LIBRI HA INTERVISTATO Chiara della libreria BookStorie Roma

Parlateci di voi. Chi siete e quando nasce la vostra attività?

BookStorie RomaSiamo quattro amiche accomunate dalla passione per il mondo editoriale.
Ci siamo conosciute da lettrici più che da professioniste, anche se due di noi lavoravano già come libraie, e abbiamo deciso di dar vita ad un luogo che ci desse la possibilità di accogliere i lettori e di condividere con loro il piacere della scoperta e della lettura

Che tipo di lettori frequenta la vostra libreria?

Il lettore alla scoperta di buone letture. Le stesse scoperte che anche noi vorremmo fare e, spesso, facciamo grazie a loro.

 

Lettori si nasce o si diventa?

Nell’accostarsi ai libri ognuno ha un suo personale percorso, è difficile trarre una regola generale. Alcuni imparano a leggere con la scuola o con l’esempio della famiglia, altri imparano a leggere con gli anni.

 

 

BookStorie Roma Essere librai nel 2019: che cosa è cambiato nel mestiere del libraio e nel ruolo del lettore, negli ultimi anni?

Sono cambiate le modalità, ma non è cambiato lo spirito. Oggi facciamo i conti con una sovrapproduzione editoriale che ci costringe ad essere più selettivi, sia da lettori che da librai, ma al contempo è la stessa varietà dell’offerta editoriale che ci permette di essere sempre curiosi e “in cerca”.

 

Lettura e reti sociali: che cosa ne pensate di questo binomio? Si può essere “social” continuando a essere lettori? Quanto e come siete presenti sulle reti sociali e che impatto hanno queste sulla vostra attività?

Noi usiamo molto le reti social per comunicare con i nostri lettori e ci sembra che siano uno strumento buono. L’importante è non pensarle come sostitutive del contatto fisico e concreto che solo i luoghi reali rendono possibile. Diciamo che i social sono il modo per “attaccare bottone”.

 

Nel nostro gruppo ci sono titoli che ormai hanno raggiunto lo stato di “libri di culto” o veri e propri tormentoni, come Il caso di Harry Quebert o la Saga dei Cazalet, non sempre a causa della loro qualità artistica ma grazie, soprattutto, a un passaparola costante sulle reti sociali: quali sono i titoli il cui successo vi ha maggiormente stupito e che idea vi siete fatti del motivo di questo successo?

Ogni successo editoriale porta con sé una certa dose di “sorpresa” perché, in un contesto sociale estremamente frammentato come il nostro, vedere come un libro abbia il potere di creare “comunità” è sempre sorprendente ed è sempre il frutto di molti fattori. Esempi di questa sorpresa, molto amati anche da noi, sono la trilogia di Kent Haruf, Leoni di Sicilia di Stefania Auci, la tetralogia de L’amica geniale.

 

BookStorie RomaQual è il titolo che, secondo voi, diventerà il prossimo “tormentone”?

Quello che noi decideremo diventi il prossimo “tormentone”.

 

In molti, sul nostro gruppo, si lamentano del fatto che è diventato molto difficile invogliare alle lettura i giovanissimi: in base alla vostra esperienza è vero che i ragazzi leggono sempre di meno? Esiste una strategia che scrittori, librerie, case editrici o chiunque abbia a che fare con giovani lettori potrebbe utilizzare per interessarli di più?

La nostra impressione è che i ragazzi leggano più di quanto si possa immaginare, pur non frequentando le librerie. I ragazzi, per esempio, sono fra i più assidui frequentatori di biblioteche.

 

Come vi ponete nei confronti della lettura digitale? La considerate  una risorsa o una minaccia per la vostra attività e per il futuro dell’editoria?

Purché si legga, si legga anche in digitale. Il problema è scegliere piattaforme rispettose dei criteri della concorrenza.

 

Consigliate un libro, secondo voi imperdibile, ai nostri lettori.

Carla vi consiglia Salvare le ossa di Jesmyn Ward, NN editore.

Chiara vi consiglia Il tempo di morire, di Eduardo Savarese, Wojtek edizioni.

Francesca vi consiglia L’Istituto di Stephen King, Sperling&Kupfer.

Ornella vi consiglia Fisica della malinconia di Georgi Gospodinov, Voland edizioni.

Ce n’è per tutti!

redazione@unlibrotiralaltroovveroilpassaparoladeilibri.it

 

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