IL PASSAPAROLA DEI LIBRI ha intervistato Ivano Grammatica della Libreria Il Domani Milano
Parlateci di voi. Chi siete e quando nasce la vostra attività?
1) La Libreria il Domani nasce nell’ottobre del 1974, grazie alla passione per i libri, ( e ovviamente per la lettura) della sua titolare: Luisa Caimi. Da sempre ubicata quì a Milano in Piazzale Cadorna. Gestita in prima persona dalla suddetta e da suo marito Matteo..Vera e propria icona nel mondo delle librerie milanesi (allora molte) e mio personale maestro nell’arte di proporre, vendere e organizzare i banchi.
Come detto, nel 1992 chi le scrive è entrato in questo meraviglioso mondo.
Che tipo di lettori frequenta la vostra libreria?
2) Come può ben immaginare la nostra è una clientela che fa del legame con la libreria un punto nodale. Amici più che clienti. Una fideizzazione che è radicata, per molti di loro, negli anni. Essendo a poche decine di metri da uno snodo importante come le Ferrovie Nord, poi, si lavora anche con il cosiddetto “passaggio”. Lettori appassionati che gravitano tra saggistica e narrativa. Letteratura per l’infanzia e per i ragazzi. Le richieste sono molte e diversificate.
Lettori si nasce o si diventa?
3) Quesito molto interessante e stimolante. Ma fondamentalmente, tranne rare eccezioni, lo si diventi. Nel corso degli anni. Con abnegazione e costanza. Non deve mai mancare un fattore che reputo determinante: la curiosità, volano indispensabile per i lettori di qualsiasi livello e esperienza.
Essere librai nel 2019: che cosa è cambiato nel mestiere del libraio e nel ruolo del lettore, negli ultimi anni?
4) Parecchie cose sono cambiate: in primis l’arrivo della tecnologia ha decisamente agevolato il nostro lavoro quotidiano..facilitando enormemente l’archiviazione dati, ad esempio. Computers e device che spesso agevolano e arrivano in soccorso della nostra, come dire, “memoria storica”: messa spesso e volentieri a “rischio” dal flusso enorme di titoli inviati. Circa 60,000 all’anno su scala nazionale. Essere librai, oggi, per rispondere alla sua domanda rimane un compito importante, oneroso e al contempo di grande responsabilità: le richieste sono sempre più articolate. I lettori sono ben informati e arrivano con richieste ben precise. La tempistica d’evasione merce rimane, a quel punto, fondamentale.
Lettura e reti sociali: che cosa ne pensate di questo binomio? Si può essere “social” continuando a essere lettori? Quanto e come siete presenti sulle reti sociali e che impatto hanno queste sulla vostra attività?
5) Possono coesistere. Certamente l’aspetto SOCIAL porta via, secondo me, spazi importanti alla lettura canonica, e per canonica intendo il cartaceo. La frequentazione di portali social in maniera continua e costante può divenire deleteria e alienante. Con questo aggiungo che la nostra presenza come libreria (Facebook per citarne uno), ha come scopo essenziale quello di promuovere eventi quali presentazioni , firmacopie e libri in uscita. Ma non è, e non sarà mai l’aspetto sul quale focalizzare la fideizzazione dei nostri amici e clienti. Il rapporto personale rimane, come dire, il nostro cavallo di battaglia.
Nel nostro gruppo ci sono titoli che ormai hanno raggiunto lo stato di “libri di culto” o veri e propri tormentoni, come Il caso di Harry Quebert o la Saga dei Cazalet, non sempre a causa della loro qualità artistica ma grazie, soprattutto, a un passaparola costante sulle reti sociali: quali sono i titoli il cui successo vi ha maggiormente stupito e che idea vi siete fatti del motivo di questo successo?
6) Tra i tanti degli ultimi anni la priorità, stando alla sua domanda, va sicuramente alla tetralogia de: l’amica geniale.Successo editoriale distribuito su un lasso di tempo lungo: dal 2011 anno di uscita del primo volume, ai giorni nostri, grazie all’impatto social, del passaparola e, non ultimo, della serie tv. Un’idea particolare non me la sono fatta, semplicemente non li ho letti.
Qual è il titolo che, secondo voi, diventerà il prossimo “tormentone”?
7) Spero per certi versi ( anche se non riesco ad inquadrarlo quale tormentone, anzi) la Trilogia di Holt di Kent Haruf al quale aggiungere un suo quarto volume VINCOLI..volumi questi molto interessanti…
In molti, sul nostro gruppo, si lamentano del fatto che è diventato molto difficile invogliare alle lettura i giovanissimi: in base alla vostra esperienza è vero che i ragazzi leggono sempre di meno? Esiste una strategia che scrittori, librerie, case editrici o chiunque abbia a che fare con giovani lettori potrebbe utilizzare per interessarli di più?
8) Per mia esperienza direi di no. Arrivo da una tre giorni bellissima in quel di BOOKPRIDE laddove dei 35,000 partecipanti ben più della metà possiamo collocarli nella fascia ragazzi-adolescenti. Da noi il settore relativo copre un terzo del negozio..La lettura per l’infanzia e a salire, adolescenza, non manca. Anzi si sta ampliando e rinvigorendo. E noi ne siamo ampiamente soddisfatti.
Come vi ponete nei confronti della lettura digitale? La considerate una risorsa o una minaccia per la vostra attività e per il futuro dell’editoria?
9) Leggere fa bene. Digitale, cartaceo non importa. Cio’ che ferisce e colpisce noi librari, soprattutto quelli INDIPENDENTI, sono portali e store online che a forza di terribili picconate demoliscono il nostro lavoro, la nostra passione. La nostra professionalità.
Consigliate un libro, secondo voi imperdibile, ai nostri lettori.
10) Opera prima, appena uscito nella Fabula Adelphi: Fabio Bacà, Benevolenza cosmica. ne sentirete parlare…
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